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Disegno di legge Stabilità: Furlan, non ci sono motivazioni valide per fermare il paese con lo sciopero generale

Nel corso dell’Esecutivo il Segretario generale ha ribadito che la Cisl si mobilita solo su obiettivi precisi e non ideologici


Disegno di legge Stabilità: Furlan, non ci sono motivazioni valide per fermare il paese con lo sciopero generale

CISL PUGLIA - La Cisl non aderirà allo sciopero generale indetto da Cgil e Uil per il 12 dicembre, ma decide - come si legge nel documento finale del Comitato Esecutivo - "di avviare un percorso di mobilitazione dei propri delegati, attivisti, pensionati e di pressing sociale su tutto il territorio nazionale nei luoghi di lavoro nei territori, a partire da tre grandi iniziative: il 2 Dicembre a Firenze, il 3 Dicembre a Napoli e il 4 Dicembre a Milano per rendere note ai lavoratori, ai pensionati e ai cittadini le proposte della Cisl di cambiamento della politica economica e sociale del Governo e per invitarli a sostenerle". Confermato lo sciopero del 1° dicembre di tutte le categorie del pubblico impiego per il rinnovo del contratto. "Non ci siamo sfilati è che non abbiamo mai avuto lo sciopero generale in agenda" ha dichiarato il Segretario generale della Cisl, Anna Maria Furlan, ai microfoni del Corriere Tv al termine dell'incontro svoltosi tra i leader delle tre confederazioni per decidere eventuali iniziative unitarie contro le politiche del Governo, in particolare su legge di stabilità, Jobs act e contratto degli statali. "Confermiamo la nostra posizione, già espressa un mese fa quando la Cgil aveva dichiarato lo sciopero generale - ha detto la leader della Cisl. Posizione da noi ribadita questa mattina quando anche la Uil ha dichiarato che aderirà, perché non riteniamo che oggi sia lo strumento per arrivare agli obiettivi che ci siamo dati". Piuttosto, "noi siamo per fare la mobilitazione su obiettivi precisi e ben individuati che vogliamo cambiare. Il contratto degli statali è un obiettivo preciso che anche gli altri dovrebbero considerare. Siamo pertanto assolutamente convinti che tutte le categorie della pubblica amministrazione - come hanno scelto attraverso una grande mobilitazione unitaria - debbano fare uno sciopero di categoria per il loro contratto. Si tratta di uno sciopero diverso, - ha precisato - che è specifico su un argomento". Per Furlan, come ha espresso anche dalle pagine de "La Repubblica", non ci sono dunque "motivazioni valide per fermare il paese. In questo caso lo sciopero sarebbe solo inopportuno e inefficace: la motivazione è troppo debole". "Le norme del Jobs act stanno cambiando in positivo e in sede di decreti attuativi vedremo di migliorarle ancora. Senza entrare nello specifico, - ha detto - per me il punto cruciale è: le proposte sono meglio o peggio di prima? Io dico che sono meglio rispetto alla stesura iniziale". E neanche la legge di Stabilità è un obiettivo: "contiene cose positive e cose da cambiare ma tutto questo non giustifica uno sciopero generale. Non l'abbiamo fatto neppure con Monti quando era davvero un testo da lacrime e sangue, figurarsi ora". Per il Segretario generale della Cisl positive sono tutte le norme rivolte al lavoro e alle imprese, "gli incentivi fiscali per assumere giovani e creare condizioni di usare contratti regolari". "Credo anche - ha spiegato - che sull'Irap sia stata fatta una manovra giusta a vantaggio delle imprese. Buono anche "l'alleggerimento fiscale sugli investimenti in ricerca. Questo paese deve essere competitivo su qualità e innovazione, e per le imprese che investono su questo ci devono essere tasse zero". Ma "per uscire dalla crisi abbiamo bisogno di tornare a creare le condizioni perché le persone possano spendere". Sbagliato quindi per Furlan "continuare a non rinnovare il contratto del pubblico impiego, così come è sbagliata la non rivalutazione delle pensioni da 16 anni". Ha pertanto richiamato il Governo alle sue responsabilità verso il lavoro pubblico e a cambiare idea sul contratto. Si è infine soffermata sul significato politico di una mobilitazione unitaria, puntualizzando che "gli scioperi unitari non si fanno quando qualcuno definisce da solo testo, percorso, data. A noi non piace agganciarci". La Uil lo ha fatto? Io rappresento la Cisl e dico che così non si costituiscono le azioni unitarie".
fonte www.cisl.it

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