News       Pubblicata il

#Crescita: Esecutivo Cisl, perché sia duratura ultimare le riforme strutturali e attuare politiche fiscali più espansive

Dopo sette anni di crisi necessarie risposte certe. Sulle pensioni il Governo avvii confronto con le parti sociali


#Crescita: Esecutivo Cisl, perché sia duratura ultimare le riforme strutturali e attuare politiche fiscali più espansive

CISL PUGLIA - "Dopo sette anni di crisi c'è bisogno di risposte certe ed immediate, perché la gravità della situazione economica e della disoccupazione e il pericolo di una stagnazione di lunga durata rischiano di lacerare la coesione sociale, e di scatenare conflitti sociali crescenti, instabilità politica, crisi della stessa democrazia". Questo l'allarme lanciato dal Comitato Esecutivo della Cisl che ieri a Roma ha approvato la relazione del segretario generale della confederazione, Anna Maria Furlan. "Il Comitato esecutivo della Cisl prende atto - si legge nel Documento finale - che lo scenario europeo ha avuto negli ultimi mesi una evoluzione positiva" e che "la nuova Commissione dell'Unione europea sembra spostare il baricentro dalla rigidità delle regole alla priorità di un Piano di investimenti Europeo". Così come accoglie favorevolmente la manovra di Quantitative Easing, varata dalla Bce, che "accentua la politica monetaria espansiva non convenzionale, creando le premesse per una maggiore stabilità del costo della provvista del debito pubblico e del quadro di finanza pubblica dei Paesi dell'Eurozona". Ma la Cisl avverte che per assicurare una crescita duratura, che potrà trarre vantaggio anche dalla riduzione del prezzo del greggio, resti però legata al completamento delle riforme strutturali e all'attuazione di politiche fiscali più espansive, per favorire la crescita dell'occupazione e sostenere la domanda aggregata per consumi ed investimenti". E sulle pensioni il Comitato esecutivo Cisl sollecita l'apertura di un confronto con le parti sociali "per trovare un nuovo equilibrio" fra sostenibilità finanziaria e sociale "riscrivendo un nuovo Patto fra le generazioni, per i giovani, per il lavoro e per una previdenza più equa e sostenibile". "La bocciatura del referendum sulla legge Fornero sulla previdenza - si legge ancora nel Documento finale - "non vanifica la necessità di rivedere le regole del sistema". Per la Cisl, "è indispensabile reintrodurre meccanismi di flessibilità nell'accesso alla pensione per rispondere alle esigenze di vita delle persone, ai problemi del lavoro più faticoso e pesante e ai cambiamenti dell'organizzazione del lavoro e dei sistemi produttivi, consentendo ai lavoratori e alle lavoratrici di scegliere liberamente il momento di uscita dal lavoro". Oltre a questo, il sindacato chiede che sia garantito "il diritto dei pensionati a godere della giusta pensione, oggi compromesso da leggi che limitano a 3 anni il termine entro il quale chiedere il ricalcolo della pensione qualora, dopo la liquidazione, ci si accorga della mancanza di periodi contributivi o di errori dell'INPS nella determinazione dell'assegno". Vanno poi migliorate le pensioni di reversibilità "a fronte di effettive condizioni di disagio economico che si manifestino in caso di premorienza con figli a carico. Il potere di acquisto delle pensioni in essere va tutelato, sia rimuovendo le attuali limitazioni sulla perequazione al costo della vita per le pensioni di importo superiore a tre volte il trattamento minimo, sia tramite la riduzione del carico fiscale che grava su di esse". Infine il Comitato esecutivo sottolinea come sia necessario "rendere di fatto obbligatoria la previdenza complementare, specie per i lavoratori più giovani, favorendo tramite i contratti collettivi di lavoro l'adesione generalizzata dei lavoratori ai fondi pensione, nella forma della destinazione obbligatoria del contributo contrattuale posto a carico del datore di lavoro".

Torna indietro
Stampa
powered by: mediaweb-grafic