Per i lavoratori di Teleperformance corsi di Inglese, Information Technology e creazione di un albo dedicato
CISL TARANTO BRINDISI | FISTEL | - A seguito di un periodo vertenziale durato troppo tempo in Teleperformance e, in generale, in un mercato dei call center che non conosce una regolamentazione definita e chiara, la Fistel Cisl Taranto Brindisi intende rilanciare il cambiamento più volte sollecitato dal mondo del lavoro per implementare, con le buone prassi, anche il sistema Paese. All’interno del call center Teleperformance di Taranto circa tremila lavoratori tra dipendenti e collaboratori a progetto vivono nel loro quotidiano le sorti di una deregolamentazione senza precedenti, dal momento che dumping e delocalizzazioni sono all'ordine del giorno. La Rsu Fistel Cisl in Teleperformance e la Segreteria territoriale Fistel Cisl sostengono l’opportunità che l’Azienda inneschi un processo virtuoso di valorizzazione dei lavoratori, mediante un progetto di loro crescita culturale e tecnologica, affinché essi vivano l’attuale periodo di crisi come un'opportunità di cambiamento e di specializzazione e non di solo impoverimento economico e stress psico-fisico. Considerato, pertanto, quanto mortificante sia assistere a processi di formazione obsoleti che utilizzano fondi regionali ed europei ma che, di fatto, non arricchiscono le competenze specifiche e le conoscenze dei lavoratori, né consentono di migliorare le rispettive performance operative, esse chiedono che, a fine lavoro, vengano istituiti corsi formativi gratuiti di lingua inglese e di informatica, atti al conseguimento della patente europea. Al contempo, ritengono che i lavoratori potrebbero cimentarsi nell'apprendimento attivo, attraverso la realizzazione di laboratori, con l'uso di applicazioni che regolano il mondo dell’information technology. L’obiettivo, insomma, è quello di creare in Azienda oltreché una forza lavoro ancora più competitiva di quanto non lo sia al momento, una potenziale platea di nuove professioni valorizzando - ovviamente secondo criteri di scelta personale - il periodo post-lavorativo, ovvero tramutandolo in una opportunità per la quale il lavoratore accresce le proprie competenze. Il microclima e la preparazione professionale tra i lavoratori migliorerebbero notevolmente, ovviando, oltretutto, alla costante richiesta di produttività da parte di Teleperformance. Percorrere la strada della formazione attiva significherebbe anche ammettere che le insidie da affrontare, oltre ai fenomeni di dumping e delocalizzazione, siano proprio il gap culturale e tecnologico da colmare con l’esterno, per poi al contempo pretendere la realizzazione di un mercato globale regolamentato e più etico di quanto non lo sia adesso, in particolar modo per quanto concerne le modalità di assegnazione degli appalti che paiono sempre più emblematiche non assecondando le esigenze dei consumatori. Nel dettaglio, in virtù delle richieste dei clienti/consumatori sempre più complesse e con dinamiche costantemente in mutazione da gestire nei tempi richiesti, il professionista che le riscontra non deve essere solo persona qualificata, preparata e che abbia maturato nel tempo sia le modalità di gestione delle chiamate che i contenuti su prodotti e servizi ma anche ricevere un riconoscimento di cui al momento la grande catena dei lavoratori di call center non gode. Le richieste a Teleperformance sopra esposte potranno risultare, quando accolte, propedeutiche alla creazione di un albo nazionale di categoria dei professionisti di call center che abbia il fine ultimo della tutela del consumatore, il quale non può essere trattato con improvvisazione e scarsa qualità. La RSU FISTel CISL Teleperformance e la Segreteria territoriale FISTel CISL ritengono non rinviabile la necessità di attivare dinamiche contrattuali mirate a determinare l’effettiva creazione di tale albo degli operatori call center.