Maconi Group: Fisascat, non applicata la clausola sociale di salvaguardia occupazionale
CISL TARANTO BRINDISI | FIST CISL - La Segreteria territoriale Fisascat Cisl segue con particolare apprensione gli sviluppi della vicenda vertenziale che sta riguardando i 50 lavoratori addetti in tutto il territorio pugliese alle mense delle Carceri, cinque dei quali 5 in quello di Taranto. Questi lavoratori, dipendenti della Società Maconi Group, risultano inquadrati nel Ccnl Turismo e Pubblici esercizi che prevede la clausola sociale per la salvaguardia occupazionale a fronte di ogni eventuale cambio appalto. Trattasi, nel caso indicato, di lavoratori che prestano servizio da oltre 20 anni e proprio per questo particolarmente abituati ed allenati ai cambi di appalto, considerando che gli stessi negli ultimi cinque anni hanno cambiato ben quattro volte Società. La Maconi Group ha sempre rifiutato il confronto richiesto, presso l’Assessorato al Welfare della Regione Puglia, in occasione dell’ultima acquisizione dell’appalto adducendo la scusa della non adesione al Ccnl nazionale sottoscritto tra Cgil Cisl Uil, Confidustria e Confcommercio bensì ad un altro, per così dire alternativo e in quanto tale non meglio specificato, firmato con sigle sindacali e datoriali definitesi autonome. La Fisascat Cisl rileva il paradosso dell’esistenza di una legge regionale che impegna di fatto le Committenti pubbliche, in questo caso rivelatesi inadempienti, ad inserire nei bandi di gara la clausola di salvaguardia sociale per i lavoratori già in forza per il medesimo servizio, come peraltro recepito anche dal relativo Ccnl nazionale. Oltretutto, ieri primo giorno del “nuovo” servizio, i Poliziotti penitenziari di Taranto, ai quali Fisascat esprime piena solidarietà si sono dovuti accontentare di soli panini a fronte del duro lavoro dagli stessi espletato, nel totale silenzio assordante del Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria. La Fisascat Cisl considera, dunque, inaccettabile che cinque unità, appartenenti a famiglie monoreddito, vengano estromesse pervicacemente e in dispregio alle regole anche del rispetto per la dignità individuale oltreché lavorativa di ogni persona, da un servizio svolto per anni, per cui chiede un immediato intervento dell’Assessore regionale al ramo Leo Caroli ed un confronto di merito con la Prefettura di Taranto.