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La Slp sulla carenza di personale addetto alla sportelleria in Poste Italiane a Taranto


La Slp sulla carenza di personale addetto alla sportelleria in Poste Italiane a Taranto

CISL TARANTO BRINDISI | SLP | - Per la soddisfazione della Slp Cisl e di molti altri addetti ai lavori, dal 30 marzo u.s. è attivo il servizio a doppio turno presso l’Ufficio Postale di Taranto 13, al Quartiere Paolo VI. Sono vari i motivi che ci rendono contenti di tale scelta strategica della nostra Azienda, come quello di accontentare una clientela sempre più numerosa ed esigente, considerata l’evoluzione positiva del Quartiere Paolo VI e, inoltre, di poter dare auspicato respiro ai dipendenti applicati presso tale ufficio, distribuendo appunto i clienti su due turni. Auspicato respiro giacché, come già successo negli ultimi mesi per altri tre Uffici Postali - Crispiano, Martina Franca 2 e Taranto 11 - anche l’apertura a Paolo VI è avvenuta a costo zero. Come spesso accade nella nostra Azienda, al solito grido di “armiamoci e partite”, senza alcuna programmazione visto l’abbondante tempo di preavviso, nessuno ha previsto che per raddoppiare il turno in un Ufficio Postale, bisogna aumentare il personale ad esso applicato. E quella che i Lavoratori Postali di Taranto vivono oggi è una vera sciagura! Per sopperire a questa carenza strutturale, i dipendenti applicati a Taranto 13 sono costretti a massacranti turni di straordinario, mentre quelli degli uffici limitrofi sono spesso costretti a “distacchi” dalla propria succursale a quella di Paolo VI, con tutti i disagi che ne conseguono. Simili inadempienze fanno male a quella che ancora oggi è la più grande azienda del Paese e siamo anche convinti che Taranto ed i suoi lavoratori postali non debbano più essere considerati di serie B dall’attuale questa dirigenza aziendale. Oggi, più che mai, in questa città c’è bisogno di ampliare l’organico di sportelleria, magari trasformando in full-time i contratti di tutti quei dipendenti part-time che da anni aspettano sfiduciati, oppure ricollocando degnamente quelle risorse del settore recapito che qualcuno a Taranto, sbagliando, definisce esuberi.

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