Olivicoltura: Fai Cisl, attivare un ammortizzatore sociale a favore dei lavoratori del comparto
CISL LECCE | FAI | - “Attivare un ammortizzatore straordinario per i braccianti del comparto olivicolo a compensazione delle mancate e inferiori giornate lavorative effettuate nel 2015 rispetto all’anno precedente. Ciò potrebbe avvenire attraverso un intervento legislativo di modifica della legge sulle calamità naturali, estendendola anche alla fitopatologie e riconoscendo i benefici per i lavoratori anche in assenza di piani assicurativi. Oppure, com’è avvenuto nel 2006, la Mobilità Straordinaria in deroga D.M. n°38553/2006, che retribuiva le lavoratrice tabacchine della provincia per le inferiori giornate di lavoro effettuate nel 2006 (rispetto a quelle dell’anno precedente), a causa della mancata coltivazione del tabacco”. Questa è la proposta che Paolo Frascella e Salvatore Greco rispettivamente segretario generale e segretario territoriale della Fai Cisl, hanno inviato alle Istituzioni Regionali e Nazionali di competenza. “Si tratta – ha spiegato Greco - di una proposta che prende come esempio una buona pratica attuata dalla Fai Cisl in passato. Pertanto sollecitano l’immediato riscontro alla richiesta di convocazione dei rappresentanti nazionali di FAI-FLA e UILA presso le commissioni agricoltura di Camera e Senato”. “L’olivicoltura è la principale coltivazione della Provincia di Lecce – prosegue Greco - in quanto investe il 48% della superficie coltivabile (Ha 90,550). L’annata olearia 2014/2015 si è conclusa con un calo enorme rispetto alla media della produzione di olio degli anni precedenti. “Sulla cura per salvare gli alberi – conclude Greco - è in atto un acceso dibattito tra i ricercatori e i sostenitori dei possibili interventi: uso di ‘sostanze chimiche’, ‘trattamenti batteriologici’, ritorno alla ‘buona pratica di coltivazione’. Se ne discute da più di due anni, ma, ad oggi nessuna sperimentazione è partita”.