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Scuola: 25mila in piazza a Bari tra docenti, personale, dirigenti e studenti contro la riforma

Gissi: da domani riaprono le scuole ma il dibattito continua in attesa di risposte definitive


Scuola: 25mila in piazza a Bari tra docenti, personale, dirigenti e studenti contro la riforma

CISL PUGLIA BASILICATA | CISL SCUOLA | - Mentre dal palco i sindacati della Scuola – Cisl Scuola, Flc Cgil, Uil Scuola, Snals e Gilda – iniziavano i loro interventi, la coda del corteo ancora attraversava le vie cittadine del centro di Bari. Docenti, studenti, personale Ata, dirigenti e genitori con i figli hanno pacificamente invaso Bari per protestare contro la riforma della #buonascuola. In mattinata nel capoluogo regionale pugliese erano arrivati pullman da tutta la Puglia, dalla Basilicata e dalla Calabria, tanto che sono state stimate presenze pari a 25 mila manifestanti. E tra l'80 e il 90% delle scuole pugliesi sono rimaste chiuse. Le forze dell'ordine presenti hanno sottolineato il comportamento corretto dei manifestanti che, in alcuni casi, hanno improvvisato danze e canti. Tra questi ultimi anche una versione rivista di 'Bella ciao', diventa 'Renzi ciao' per l'occasione. Tra i cori contro la riforma, anche quelli dedicati al ministro dell'Istruzione: "Giannini, Giannini, non siamo burattini", ha cantato il personale della scuola mentre dal palco molti sindacalisti hanno urlato "Renzi a casa", tra l'approvazione della folla. Significativa anche la partecipazione degli studenti del conservatorio di Taranto che hanno suonato sia durante il corteo che una volta giunti davanti il palco dei comizi in Piazza Prefettura, dove hanno intonato l’inno di Mameli.  Sono state circa 500 le persone che dalla Basilicata hanno partecipato alla manifestazione indetta dai sindacati per protestare contro la riforma della scuola. Da diverse zone della regione sono partiti una decina di autobus, e molti hanno scelto di raggiungere Bari anche con mezzi propri. "Quella di oggi - ha detto uno dei componenti della segreteria regionale della Cisl Scuola, Giulio Arenella - è stata una manifestazione molto partecipata, e soprattutto molto sentita, e potrebbe essere solo il primo passo della mobilitazione, che può proseguire se le cose non cambiano". Alla sua prima uscita da Segretaria della Cisl Scuola nazionale, Lena Gissi tra commozione e soddisfazione per la piazza strapiena del ‘suo popolo’ ha osservato quanto sia stata “una giornata epocale, perché a differenza dell’ultimo sciopero unitario della Scuola che aveva contato circa 800 mila presenze a Roma, oggi è stata massiccia l’adesione allo sciopero generale, ed è ben differente perché oltre alle centinaia di migliaia di persone nelle piazze italiane, oggi le scuole sono quasi tutte chiuse, segno che la manifestazione non solo ha funzionato ma è stato riconosciuto ai lavoratori della scuola il diritto allo sciopero e il diritto di esprimersi contro questo disegno di legge. Da domani si riaprono le scuole – aggiunge Gissi – ma la discussione ed il dibattito continueranno. Da domani, quindi, attendiamo risposte definitive e non unilaterali perché il Governo deve dialogare con chi rappresenta i lavoratori che si occupano del futuro dei nostri figli”.

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