Sciopero nazionale Auchan: Arcadio, la Fisascat ringrazia i lavoratori
CISL TARANTO BRINDISI | FIST CISL - E’ stata una risposta decisa, corale, fortemente unitaria, quella dello sciopero nazionale di oggi, sabato 9 maggio, pari alla sfida dura che Auchan ha lanciato al sindacato con la disdetta unilaterale della contrattazione integrativa, di tutti gli accordi ad esso collegatie con la procedura di licenziamento collettivo per 1.426 dipendenti di 32 ipermercati della rete vendita e della sede societaria in Italia, 50 dei quali a Taranto. La Fisascat Cisl Taranto Brindisi ringrazia le lavoratrici e i lavoratori dell’ipermercato sito in via per San Giorgio Ionico, i qualihanno aderito massicciamente allo sciopero ed i migliaia di cittadini che hanno manifestato loro solidarietà convinta concretizzata nella decisione, dal profondo valore sociale, di omettere di fare acquisti. Stigmatizziamo, allo stesso tempo, la gravissima scorrettezza consumata dalla stessa Auchan sia nei confronti della Città che dei lavoratori, nel trasferire per la giornata di oggi propri dipendenti di Mesagne, in sostituzione degli aderenti allo sciopero. Per quanto ci riguarda, confermiamo la nostra disponibilità a confrontarci con la multinazionale francese, giànell’incontro fissato per il prossimo 12 maggio, a fronte della situazione di difficoltà in cui essa dichiara di versare ma non ci sottrarremo dal rilevare l’azzardo delle politiche commerciali e di sviluppo messe in atto dall’attuale management, vera causa dello stato di crisi attuale. Frattanto, confermiamo lo stato di agitazione già proclamato unitariamente anche dalla Segreteria nazionale Fisascat Cisl e qualora l’Azienda si accanisse, specialmente contro i 13 punti vendita di Campania, Puglia e Sicilia dove i lavoratori coinvolti dalla procedura di licenziamento sono 578, oltre un terzo del numero complessivo interessato dalla mobilità, potremo dare corso all’ulteriorepacchetto di 8 ore di sciopero, a seguito delle assemblee già programmate, nella nostra unità produttiva di Taranto. Auspichiamo, infine, che le Istituzioni a tutti i livelli, il Governo innanzitutto, operino per la crescita del potere di acquisto di salari e pensioni, perché il Paese consolidi i segnali di ripresa economica certificati recentemente dall’Istat, sia reso più competitivo e attrattivo e si possa implementare una crescita occupazionale importante nei numeri e nelle aspettative di milioni di disoccupati e di giovani in particolare”.