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Festa della Repubblica: intervento di Daniela Fumarola in occasione del #2giugno


Festa della Repubblica: intervento di Daniela Fumarola in occasione del #2giugno

CISL TARANTO BRINDISI | - La ricorrenza odierna del 2 giugno, 69^ Festa della Repubblica, auspichiamo venga vissuta ovunque nell’Italia del 2015 con lo stesso spirito unitario che declina i principi ed i valori costituzionali di libertà, democrazia, partecipazione, tolleranza, accoglienza, solidarietà e corresponsabilità sociale, per il bene comune. E’ quanto richiede la presente, grave situazione sociale, economica, occupazionale del Paese, acuita specie nel Mezzogiorno e nel nostro territorio Taranto Brindisi dal contrasto inaccettabile tra le innumerevoli potenzialità produttive e di sviluppo e le altrettanto diffusissime situazioni di crisi. Tutto questo non può non sollecitare una sempre più forte assunzione di responsabilità delle Istituzioni nazionali, regionali e locali, così alimentando la fondata speranza che l’Italia possa effettivamente tornare ad essere competitiva e solidale, grazie anche alla piena, legittima interazione positiva tra tutte le componenti politiche, sociali, produttive, associative, culturali che ne caratterizzano la vita democratica. Il sindacato e la Cisl per quanto ci riguarda, intendono condividere con pienezza tale assunzione di responsabilità a condizione che il Governo non consideri mai più un orpello il dialogo sociale ma si apra al confronto, sottoscriva un grande patto sociale sia per consolidare la ripresa in atto in tutta Europa e per far crescere l'occupazione, sia recependo la concertazione come politica condivisa ma senza mistificazione di ruoli. E’ quanto rivendicano i nostri lavoratori e i nostri pensionati. E’ quanto si attendono le donne e gli uomini del nostro Sud, dove la crisi più che altrove continua a desertificare opportunità di lavoro per quel capitale umano costituito da una generazione di giovani scolarizzati molti dei quali, oggi, concretizzano altrove le proprie aspirazioni depauperando di cultura e competenze le nostre comunità. A chi rimane, la stessa crisi continua ad ipotecare negativamente i destini occupazionali in tutti i settori. La Festa della Repubblica Italiana 2015 rilanci, perciò, l’impegno di tutti e di ciascuno affinché sia accelerato il percorso di riforme strutturali utili al Paese, a partire dal sistema fiscale e comprendendo la Scuola, l’Università, il mercato del lavoro, le infrastrutture materiali e immateriali, il ridisegno istituzionale, il sistema credito, il piano contro la povertà e riscoprendo la questione Mezzogiorno, la politica abitativa, le tematiche ambientali, ecc. Tale processo sia, però, accompagnato da investimenti pubblici e privati, dall’uso intelligente e compiuto dei Fondi Strutturali Europei e da politiche nazionali e regionali di settore da concertare con sindacati e imprese e sia concepito come sintesi di interessi legittimi, non come mero esercizio muscolare di maggioranze in Parlamento che lasciano fuori dalla porta i soggetti sociali, benché accreditati anch’essi da un libero mandato di rappresentanza. Non rimanga esclusa, infine, da questa comune aspirazione di immediato futuro una caratterizzazione sovranazionale della Festa della Repubblica Italiana, affinché si rafforzino e rinvigoriscano nel comune sentire le ragioni dello stare insieme nell’Europa, nata come baluardo di pace e di progresso sociale ma da rafforzare ulteriormente nella sua dimensione politica, almeno quanto quella economica e monetaria attuale.

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