Ipercoop di Surbo: Fisascat, preoccupati per il futuro dei lavoratori
CISL LECCE | FIST CISL - Non si placa la preoccupazione dei lavoratori dell’Ipercoop di Surbo della provincia di Lecce che hanno aderito nella giornata di sciopero indetta dalla Fisascat (Federazione italiana sindacati addetti servizi commerciali, affini e turismo) della Cisl Lecce unitariamente alle altre sigle sindacali, per manifestare la propria contrarietà alla procedura di mobilità aperta dall’azienda Coop Estense che prevede il licenziamento di 147 unità in Puglia e Basilicata di cui 20 nel capoluogo salentino. “Siamo preoccupati per il futuro dei lavoratori che rappresentiamo – spiega Valentina Donno, componente di segreteria della Fisascat Cisl Lecce – perché troviamo una totale chiusura da parte dell’azienda che intende portare all’esterno i servizi di Grocery (addetti all’allestimento) ed in futuro anche agli addetti del reparto Pescheria, creando un esubero per la provincia di Lecce di 20 lavoratori”. I rappresentanti del sindacato, insieme ai lavoratori, si sono recati poi presso la Prefettura di Lecce ed a hanno presentato al Prefetto un documento con le proprie richieste che è stato inoltrato nella giornata di oggi al Ministero del Lavoro. Prima di arrivare a questo punto della vicenda, le organizzazioni sindacali per salvaguardare i lavoratori leccesi avevano proposto all’azienda numerose soluzioni che però non sono state accolte. “I lavoratori, pur di salvare la propria occupazione, si sono detti disposti – prosegue Donno - a rinunciare al contratto integrativo che prevede maggiorazioni domenicale, festive, indennità di mensa e di funzione. Come sindacato chiediamo, inoltre, che se dovesse passare il progetto di esternalizzazione in via sperimentale, che sia fissato in un arco di tempo definito con accordo scritto tra le parti a tutela dei lavoratori. Un’altra proposta riguarda la garanzia del mantenimento dei posti di lavoro degli addetti all’allestimento all’interno dello stesso territorio leccese. In ultima battuta il sindacato ha chiesto di mantenere aperto il tavolo di contrattazione presso il Ministero del Lavoro”.