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Cementir: Arcadio, buone notizie per i lavoratori de La Pulisan


Cementir: Arcadio, buone notizie per i lavoratori de La Pulisan

CISL TARANTO BRINDISI | FIST CISL - Finale positivo raggiunto, oggi pomeriggio, nella vertenza che opponeva 18 ex dipendenti dell’appalto pulizie industriali a La Pulisan/Cementir di Taranto, ovvero quando l’impegno per una giusta causa è totale e la ragionevolezza di tutte le parti sostenuta dalle Istituzioni fa premio su tutto. La Pulisan ha ufficialmente comunicato alla Fisascat Cisl Taranto Brindisi il nuovo accordo commerciale ufficialmente contratto con la Cementir. Quest’ultima, ha deciso di maggiorare il canone del servizio di subappalto legandolo alla salvaguardia lavorativa, a partire da lunedì prossimo, di 11 dei 18 dipendenti in un primo tempo licenziati. Lo stesso canone verrà, dunque, ricalibrato in misura tale da consentire a La Pulisan, l’erogazione di incentivi economici all’esodo dei restanti 7 ex dipendenti. Abbiamo immediatamente comunicato la notizia a tutti i lavoratori che si sono mostrati entusiasti del risultato mentre coloro i quali avevano stazionato per oltre 60 ore sulla torre della Cementir alta 100 metri, hanno deciso immediatamente di terminare ogni azione di lotta. La stessa Cementir ha, infine, assicurato che non promuoverà alcuna azione di rivalsa nei confronti dei 18 lavoratori che hanno lottato strenuamente per la salvaguardia del proprio posto di lavoro. Considero doveroso dare atto a La Pulisan e a Cementir di aver saputo riscontrare le giuste ragioni dei lavoratori, canalizzate dalla Fisascat Cisl in lunghissime ore di trattativa e nella serie di iniziative messe in campo per sostenerle. Altrettanto importante e imprescindibile è stato, nelle settimane passate, il ruolo istituzionale della Prefettura e della Questura. La felice conclusione di questo ennesimo fronte vertenziale, tra i moltissimi che ci impegnano quotidianamente, dimostra ancora una volta che non esistono alternative alla solidarietà ed alla corresponsabilità sociale in una città e in un territorio che non devono mai assuefarsi all’ineluttabilità di crisi aziendali, di licenziamenti, di disperazioni di intere famiglie monoreddito alle quali, senza più il sostentamento economico legato al lavoro, viene meno anche il diritto ad una vita dignitosa. Dimostra, inoltre, che quando le Aziende percorrono correttamente la via del dialogo sociale e concertano correttamente con il sindacato, nessuna mediazione potrà mai considerarsi irraggiungibile.

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