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Alta Velocità anche a Taranto: Bosco, basta con le sole parole. La politica locale si impegni nel concreto


Alta Velocità anche a Taranto: Bosco, basta con le sole parole. La politica locale si impegni nel concreto

ADICONSUM | CISL TARANTO BRINDISI | - Qualche giorno addietro alcuni politici locali si sono cimentati, ancora una volta prosaicamente, nel facile esercizio di contestare l’ennesima decisione assunta altrove e cioè che in Puglia il capolinea dell’alta velocità sarà posto a Bari. Contestazione fine a se stessa, senza dubbio, sulla quale nessuno di loro pagherà dazio politico, tanto poi cadrà tutto nell'oblio. Qualcuno di questi ha addirittura accampato per l'alta velocità il fantomatico diritto-genere-servizio-universale, ignorando evidentemente che tale servizio è a mercato. Per dirla ancora più chiaramente, l'alta velocità va dove c'è mercato ma va altrettanto dove la politica ed i politici riescono a farsi ascoltare. Non è casuale, ad esempio, che l'alta velocità debba giungere addirittura a Salerno, laddove fin dalla prima ora è stato - per così dire - enfatizzato il possibile nesso tra la realizzazione dell’infrastruttura e l’immancabile ritorno economico per la Campania, in particolare per l’attrattività della costa amalfitana e degli scavi archeologici di Pompei. Ma mentre lì si metteva in moto un meccanismo di consenso i suddetti politici nostrani cosa facevano? Nulla, fino a prova contraria, salvo la sola battaglia di comunicati stampa, quasi a marcare pubblicamente la propria presenza sui media e sui social network ecc. ma solo successivamente alle scelte di Governo e di Trenitalia che frattanto tagliavano fuori Taranto, Non ci risultano, oltretutto, loro prese di posizione a sostegno di richieste avanzate su analoghe questioni alla Regione Puglia dalle Associazioni dei consumatori e dell'Adiconsum in particolare. Ci fu la nostra specifica richiesta, tempo fa, di far partire da Taranto la Freccia Bianca che, oggi, prende origine da Bari ogni mattina per Milano. C'erano e in verità ci sono ancora tutte le condizioni favorevoli, tecniche, di orario e gestionale per dare sfogo a tale richiesta ma andrebbe sollecitato l'intervento della Regione che dovrebbe erogare appositi contributi economici a Trenitalia, analogamente a quanto accade nei confronti di alcune compagnie aeree. I nostri politici, viene da domandarsi, viaggiano in treno per rendersi conto di come noi cittadini siamo trattati? Prenderanno mai posizione sull'incremento da noi richiesto dei collegamenti da/per Taranto-Roma e con materiale ferroviario che non sia il residuo di altre tratte? E per quanto riguarda la stazione di Taranto, dove non esiste neanche un estintore, risulta loro l’assenza, come più volte da noi denunciato, degli idranti antincendio negli alloggiamenti al primo binario mentre le FF.S. hanno coperto le nicchie con pannelli dello stesso colore del muro per ovviare alla loro assenza? Insomma: la politica ed i politici locali pongano fine alla propria sicumera e vadano oltre le mere dichiarazioni, dal momento che essi saranno giudicati non solo sugli atti concreti realizzati ma anche sulla miriade di cose che avranno omesso di realizzare.

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