Agricoltura: Fai Cisl, maggiore rispetto e attenzione per il settore
CISL TARANTO BRINDISI | FAI | - La Fai Cisl Taranto Brindisi auspica che venga scongiurato un rischio spesso ricorrente, collegato a notizie come quella dell'ennesimo grave incidente d’auto grave verificatosi l’altra sera lungo la provinciale Villa Castelli-Grottaglie coinvolgendo sei braccianti agricoli rumeni: che si degradi l’evento a mero fatto di cronaca e si rinunci all’assunzione di responsabilità - che sia istituzionale o imprenditoriale o sociale - in ordine alle implicazioni personali, umane e familiari che ne conseguono, forse perché si tratta del settore agricolo che, andrebbe invece considerato, è fondamentale per la ricchezza di questo territorio, della Puglia, del Paese e quindi meriterebbe maggiore attenzione e rispetto. Intanto, si parla qui di persone, lavoratrici e lavoratori che, stando a quanto si è appreso, tornavano a casa dopo una lunga giornata di lavoro presso campagne della provincia barese, ovvero molto distanti, per raggiungere le quali tutto lascia credere che con il furgone Mercedes Vito che li trasportava essi siano partiti alle prime ore del mattino o, più correttamente, nel cuore della notte. Viaggi lunghi di andata, giornate lunghe di lavoro, distanze altrettanto lunghe per rientrare nei propri alloggi, anche in condizioni atmosferiche non ottimali come quelle dell’altra sera che hanno reso l’asfalto viscido e pericoloso. La Fai Cisl Taranto Brindisi esprime la più convinta solidarietà e vicinanza a questi lavoratori insieme con l’augurio di pronta guarigione. Al contempo rilancia l’altrettanto forte rivendicazione vertenziale su tutta la serie di temi correlati al lavoro in agricoltura con particolare riguardo al trasporto da rendere finalmente pubblico. La Regione Puglia vada oltre ai proclami di rito, facendosi carico di ripristinare il trasporto pubblico in Agricoltura, coordinandosi con i Ministeri del Welfare e delle Infrastrutture, con gli Enti locali e coinvolgendo le Associazioni Professionali e le Organizzazioni sindacali anche nell’ambito della Cabina di regia insediata dal Governo sul fenomeno perverso e mafioso del caporalato. E, nel concreto, predisponga servizi di trasporto che coprano i lunghi percorsi, da integrare contestualmente con mezzi leggeri per condurre i braccianti nei molteplici posti di lavoro interni e sparsi della campagna pugliese e lucana, lì dove i nostri braccianti quotidianamente si recano per bisogno di lavoro. Finisca, insomma, il tempo della parole in questo settore produttivo che è particolarmente esposto come quelli dell’Edilizia, dei Servizi, ecc. ad infiltrazioni illegali, con l’intermediazione della manodopera e il trasporto privato spesso illecito pianificato con mezzi che tante volte non garantiscono alcuna sicurezza. Ciò determina per trascinamento, ed è analisi condivisa da tutti, concorrenza sleale tra imprese, evasione fiscale e contributiva, schiavitù, mancata sicurezza e rischi per la salute, a volte perdite di vite umane nei campi. Si agisca con coerenza, dunque, specialmente istituzionale, per invertire questo stato di cose e per implementare efficacemente la Rete del lavoro agricolo in vigore dall’1 settembre scorso, così da attribuire al marchio etico per le Imprese caratteri selettivi, valorizzando quelle che intendono competere nel mercato del lavoro agricolo operando nella legalità.