Presidio unitario su previdenza e legge Fornero - Dichiarazioni di Cgil Cisl Uil di Lecce
CISL LECCE | - Rabbia e delusione di Cgil Cisl e Uil per la decisione del governo Renzi di rinviare al prossimo anno gli interventi correttivi sulle pensioni. Per questo i tre sindacati confederali tornano oggi in piazza e presidiano in tutto il Paese davanti alle Prefetture per chiedere che venga modificata la Legge Fornero. Una mobilitazione che ha visto oggi, a Lecce e negli altri capoluoghi di provincia pugliesi, i presidi davanti alla Prefettura di lavoratori e pensionati sotto le bandiere di Cgil Cisl e Uil.
Dichiarazioni dei Segretari Generali provinciali di Cgil Cisl e Uil Lecce:
“La scelta del governo di rinviare un tema così delicato evidenzia che non c'è la volontà di sbloccare il problema dell'occupazione giovanile. Perché è di questo che si parla quando chiediamo una maggiore flessibilità in uscita”, sottolinea il Segretario Generale della Cgil Lecce Salvatore Arnesano il quale ricorda anche la gravissima vicenda degli esodati “Mancano ancora i soldi per sanare questo scandalo”, aggiunge il Segretario Cgil. “E' urgente un intervento strutturale di modifica della legge Fornero che abbassi l'età di accesso alla pensione, reintroducendo una vera flessibilità in uscita e intervenendo sui lavoratori precoci, anche per favorire il turn over e quindi incrementare l'occupazione giovanile”. “La flessibilità in uscita non è rinviabile.” ha detto Antonio Nicolì, segretario generale della Cisl di Lecce, “Occorre ridare ai lavoratori più anziani il diritto di scegliere quando andare in pensione e generare così anche opportunità di lavoro ai giovani. Occorre fare queste scelte di equità e di crescita ripristinando meccanismi di adeguatezza dei trattamenti pensionistici, diversamente ci condanneremo ad un futuro di povertà in costante crescita”. “È inammissibile”, dichiara Salvatore Giannetto, segretario generale della Uil di Lecce, “che il Governo continui a rimandare la revisione della legge Fornero. Servono soluzioni che consentano di rispondere all’insieme delle problematiche di natura previdenziale rimaste aperte, dagli esodati fino alla reintroduzione di criteri più flessibili per l’accesso al pensionamento. È tempo di intervenire su questi problemi per sbloccare il mercato del lavoro, offrendo nuove opportunità ai giovani. Per questo chiediamo che si reintroduca una vera flessibilità in uscita, possibilmente a costo zero, e che si affronti il tema della riduzione dei limiti di età per il pensionamento. Altro nodo da risolvere è la piaga degli esodati: migliaia di lavoratori e lavoratrici che oggi non hanno né stipendio, né pensione. Il prefetto di Lecce, che ringraziamo, ci ha garantito che porterà le nostre istanze all’attenzione del Governo”.