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Assemblea programmatica della Cisl di Puglia Basilicata: impegnati nella valorizzazione della persona e del suo lavoro

Per Maurizio Bernava la bussola per la Cisl del futuro punta su decentramento, contrattazione e partecipazione


Assemblea programmatica della Cisl di Puglia Basilicata: impegnati nella valorizzazione della persona e del suo lavoro

- Sono chiare le idee dalle quali la USI Cisl Puglia Basilicata vuole partire per affrontare sfide del presente e del futuro, decisa a non derogare al proprio ruolo nella società e soprattutto nei luoghi di lavoro. La Cisl dà risposte, senza temere gli attacchi, concentrandosi sulle proposte. Proposte indicate nella sua relazione dal Segretario Organizzativo Teodoro di Maria, partendo da “un rafforzamento dell’iniziativa da parte di tutto il sindacalismo democratico e confederale, in Italia ma anche in Europa, attraverso un ruolo più incisivo della CES, per sconfiggere quelle forze, finanziarie, politiche e culturali, che vorrebbero fare a meno della nostra grande esperienza di rappresentanza sociale”. Prima tra le proposte sulle quali continuare a lavorare quella sulla riforma del modello contrattuale. “Bisogna evitare che la politica intervenga con una legge che avrebbe il solo scopo di limitare l’autonomia contrattuale”. I dati sulla contrattazione di secondo livello in Puglia e Basilicata, rilevano un crescente dinamismo della stessa negli ultimi 5 anni, ma questo non basta. L’impegno è quello di “alzare il livello di consapevolezza dei nostri quadri sui pericoli che corriamo e sulla necessità di rafforzarne i contenuti” determinando aumenti di produttività, migliori condizioni di vita e di lavoro, maggiore partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori. Fondamentale per una migliore e più incisiva contrattazione di secondo livello e per una crescita di nuovi quadri “sarà l’uso coordinato, non dispersivo e finalizzato della formazione sindacale”. La Cisl del futuro deve parlare ai giovani, coinvolgerli, renderli partecipi e protagonisti, pertanto i giovani non possono solo essere “obiettivo delle nostre strategie di proselitismo, per rinnovare l’organizzazione e rafforzarne la rappresentatività”, ma devono soprattutto essere ascoltati in modo attivo, essere valorizzati. È proposta la costituzione di un Osservatorio permanente sul proselitismo che svolga una analisi sull’andamento del tesseramento ed individui le iniziative utili al fine di aumentare le adesioni. Afferma Di Maria “L’impegno della CISL sul tema dell’occupazione è noto. Ma “una legge non crea di per sé lavoro”. Quindi sulle norme attuative del Jobs Act si apre un confronto con le Istituzioni regionali in particolare per “sollecitare il potenziamento dei servizi all’impiego, aprendo un confronto vero con le Regioni, per dar vita a concrete politiche attive del lavoro”. Importante, nel matching fra domanda ed offerta di lavoro, “il ruolo dalle Parti Sociali attraverso gli Enti Bilaterali, andando oltre il tradizionale ruolo di erogatori di welfare contrattuale”. Una corposa riflessione sui servizi che sono elemento di completamento dell’attività sindacale. Ma, rispetto l’attività svolta Adiconsum, SICET, CAF, INAS, ANOLF, persiste una scarsa conoscenza che deve essere recuperata.  “Per questo, l’attenzione dell’Organizzazione verso i servizi non può essere generica e casuale.” I servizi “devono essere proposti, conosciuti ed erogati col massimo di efficienza e qualità” e con il massimo decentramento territoriale possibile. Richiesta l’attuazione dei Centri Integrati dei Servizi (CIS), in cui devono trovare piena allocazione tutti gli Enti e Associazioni, inclusi gli Uffici vertenze. L’USI Cisl Puglia Basilicata riforma il Regolamento dei trattamenti economici dei dirigenti e richiama il ruolo fondamentale svolto dai Collegi Sindacali, “che devono essere composti da figure professionali in grado di svolgere le funzioni loro attribuite ed essere di supporto all’Ufficio Ispettivo Confederale”. Sintetizza Maurizio Bernava, in tre parole chiave, “la bussola per la Cisl del futuro: decentramento, contrattazione, partecipazione”. Infine, ma non da ultimo, un richiamo “alle modalità ed agli strumenti con cui categorie e livelli confederali comunicano all’interno ed all’esterno. La comunicazione deve essere chiara, semplice, lineare, immediata. Deve “Implementare, senza sostituire, gli strumenti tradizionali a partire dal contatto diretto con i nostri soci, con quelli più attuali e capillari, che oggi anche le nuove tecnologie offrono, potrà essere occasione di maggiore chiarezza, completezza e trasparenza”. Per il Segretario Generale Colecchia sulle scelte organizzative e programmatiche non possono esserci tentennamenti: c’è più bisogno di sindacato. Di un sindacato che stia sul territorio per svolgere il suo ruolo al 100%. Il sindacato, la Cisl, che cambia, si confronta, ma poi decide e attua. Un’organizzazione dinamica, capace di fare ma anche di funzionare rispettando lealmente i cambiamenti stabiliti. “La Cisl del futuro che sboccia da idee e scelte di oggi, ha radici profonde: è impegnata per la valorizzazione della PERSONA, sui temi del LAVORO, della GIUSTIZIA SOCIALE e della SOLIDARIETA’, per l’affermazione della CONTRATTAZIONE, della PARTECIPAZIONE, dell’AUTONOMIA e della RAPPRESENTANZA”.
A cura dell’Ufficio Stampa e dell’Ufficio Studi

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