Nessuna chiusura per il mercato del sabato ai Tamburi: ma la vertenza mercati a Taranto continua

CISL TARANTO BRINDISI | FIST CISL - La confermata apertura del mercato di merci varie del sabato al Quartiere Tamburi di Taranto, conseguenza del dietrofront del Comune che ne aveva unilateralmente deliberato la chiusura per ben due settimane, ha convalidato le ragioni di Felsa Cisl e Fivag Cisl territoriali che hanno fatto fronte comune con gli operatori del commercio coinvolti e scongiurato una penalizzazione gratuita anche per i cittadini utenti. Il sindacato di settore della Cisl, opponendosi alla chiusura, aveva chiesto con insistenza di essere convocato dal Sindaco Ezio Stefàno, titolare ad interim della delega alle Attività produttive, per rappresentare proposte alternative di riorganizzazione logistica, in via Orsini, di un’offerta commerciale caratterizzata il sabato oltreché dalle merci varie anche dalle postazioni di ortofrutta e non alimentari, provenienti dalla ex Pibigas.Un sito, quest’ultimo, messo in discussione già da tempo da Felsa Cisl e Fivag Cisl a causa dei costi eccessivi a carico della comunità (120 mila euro/anno più utenze e servizi) proponendo di ridisegnare un’offerta mercatale complessiva, meglio strutturata a valle della voragine apertasinel vecchio sito di via Archimede, nel 2012.La mobilitazione della categoria ha, dunque, messo a segno un primo successo che oltre alle aperture confermate per il 31 ottobre e il 7 novembre prossimi in via Orsini, si espliciterà nei prossimi giorni con la serie di incontri – per scelta posteggi, graduatorie e logistica –e di sopralluoghi congiunti tra tecnici dell’Amministrazione e sindacati che disegneranno il nuovo mercato, con l’obiettivo di determinare un’offerta commerciale maggiormente attraente per i cittadini grazie alla convivenza, anche il giorno di sabato, di ortofrutta e di merci varie. Altro elemento di reciproca soddisfazione, scaturito dal recente incontro convocato telefonicamente dall’Assessore al ramo facente funzione Scasciamacchia, è stata la decisione riguardante gli operatori con difficoltà a pagare gli oneri di legge all’Amministrazione, esclusivamente per oggettivo mancato guadagno, nel periodo immediatamente successivo alla voragine; per questi, infatti, ci sarà la possibilità di rateizzare il debito e di occupare, ancorché per ultimi in graduatoria, le postazioni nuove.“E’ stato scongiurato un vero e proprio scippo economico alla categoria e il maldestro tentativo di dividere gli operatori – dichiarano Cosimo Giannattasio e Giovanni Castellano,rispettivamente Segretari generali territoriali Felsa Cisl e Fivag Cisl – ma noi non consideriamo affatto concluso il percorso vertenziale sull’intero sistema mercatale di Taranto, anzi auspichiamo che il Sindaco prenda atto della nostra correttezza ma anche della nostra decisione di voler proseguire nel confronto e di voler giungere a conclusioni condivise nell’interesse della città.” Il riferimento è ai mercati domenicali di Talsano e di Salinelladi cui si chiede il ripristino e la definitiva istituzione, dopo 20 anni in cui sono comunque svolti, con specifica delibera (ex L.n.18/01 – Bersani), al mercato settimanale di Lama del lunedì, rispetto al quale si giudica estemporanea la decisione di sopprimerlo unilateralmente, senza avere ancora individuato un nuovo sito e al mercato di Paolo VIdel giovedì che è da trasferire come concordato.Giannattasio e Castellano, infine, rivolgono “l’appello alle altre Associazioni di categoria ad agire sempre in modo sinergico perseguendo il bene comune, perché è questo atteggiamento a produrre risultati sempre apprezzabili ed efficaci, mentre i tentativi di primeggiare disconfermando le altre organizzazioni di rappresentanza fa il gioco assurdo quanto inutile di chi invoca posizioni servili e punta sempre a dividere il fronte dei lavoratori”.