Arsenale: in arrivo dal Tavolo Istituzionale per Taranto 37 milioni di euro
FIM | FIST CISL | FP - Non ci credeva nessuno. Pareva ormai per tutti inevitabile che il risanamento infrastrutturale dell’Arsenale di Taranto, l’unico viatico per la valorizzazione produttiva degli insediamenti della Difesa, dovesse essere rinviato per mancanza delle necessarie risorse.Lo aveva detto lo stesso Ministro, nel luglio scorso, che nel bilancio della Difesa era disponibile solo un milione di euro e non gli oltre 30 necessari per il completamento del piano Brin.Lo avevano detto gli attori del Tavolo Istituzionale i quali, inizialmente, ritenevano possibile solo la valorizzazione archeologica dell’Arsenale.Ma nessuno aveva fatto i conti con il Movimento dei Lavoratori della Difesa, con la loro caparbietà, e con la forza che deriva dalla consapevolezza di essere espressione dei bisogni di una intera comunità.Le iniziative, le assemblee, gli incontri che si sono susseguiti in questi mesi hanno trovato via via un consenso e un sostegno sempre più ampio: del Sindaco di Taranto e del Consiglio Comunale, della Marina Militare nei suoi livelli più elevati, del Sottosegretario alla Difesa che ha fatto proprie le proposte delle rappresentanze sindacali presentandole al Tavolo Istituzionale, dell’On.le Duranti che ha reso possibile l’interlocuzione delle OO.SS. locali con la Commissione Difesa curando che la stessa accogliesse come essenziali le richieste di risorse per la prosecuzione delle attività e dei servizi resi nel territorio, dell’On.le Vico che ha sempre sostenuto le ragioni del Movimento. Il risultato è che nella riunione preliminare del Comitato interministeriale della programmazione economica sono stati sbloccati 37 milioni di euro per le attività produttive del Ministero della Difesa nel territorio ionico, principalmente destinati al risanamento infrastrutturale dell’Arsenale attraverso il completamento del piano Brin.Ma non è finita. Dobbiamo ricercare le deroghe per assumere giovani, ripristinare adeguati livelli di lavoro nel settore delle pulizie e delle manutenzioni navali, concretizzare le proposte presentate nel Tavolo Istituzionale, di diversificazione delle attività produttive tradizionali del Ministro della Difesa e pretendere un piano industriale dell’Arsenale definendone la tempistica.Il cammino continua e il Movimento non si ferma.