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2016: Furlan, sia l'anno della svolta per il lavoro, le pensioni, i contratti del Pubblico Impiego, il Sud

Per la Segretaria della Cisl il discorso di Mattarella è attento ai veri problemi della gente


2016: Furlan, sia l'anno della svolta per il lavoro, le pensioni, i contratti del Pubblico Impiego, il Sud

CISL PUGLIA - "E' significativo che il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, abbia riconosciuto oggi nella sua conferenza stampa di fine anno che molto resta da fare per abbassare nel nostro paese il tasso di disoccupazione che è ancora troppo alto, soprattutto tra i giovani, le donne e nelle regioni del Mezzogiorno. Ma ora è il momento di passare dalle parole ai fatti, affrontando con determinazione il tema di una maggiore crescita economica, favorendo un grande patto sociale sugli investimenti, una nuova politica industriale e di sviluppo su cui anche tutti i soggetti responsabili del paese (istituzioni centrali e locali, parti sociali, banche), possano assumersi le proprie responsabilità difronte ad obiettivi condivisi". E' quanto sottolinea la Segretaria Generale della Cisl, Annamaria Furlan. "Anche sul tema cruciale delle pensioni non è più il tempo degli annunci o delle proposte fumose. Il Governo Renzi cominci dalla prima riforma più urgente: apra a gennaio un confronto serio con il sindacato e sicuramente noi non ci sottrarremo portando le nostre proposte di modifica della legge Fornero per offrire la necessaria flessibilità in uscita per le lavoratrici ed i lavoratori, rivalutare le pensioni ed offrire anche un prospettiva di lavoro ai giovani. Ma bisogna aprire anche il confronto per il rinnovo dei contratti pubblici per milioni di lavoratori che attendono dopo la sentenza della Consulta il giusto riconoscimento economico dopo sei anni di blocco contrattuale. Renzi cominci il 2016 affrontando questi nodi con la giusta determinazione e senso di responsabilità". Dopo il discorso di fine anno del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il leader della Cisl sottolinea di sperare che " le istituzioni e le forze politiche sappiano rispondere all' appello del presidente della Repubblica Mattarella ad affrontare nei prossimi mesi con determinazione e concretezza il problema dell'occupazione dei giovani che rimane la prima emergenza del nostro paese. E' stato un discorso lucido, sobrio, molto attento ai problemi dei cittadini quello pronunciato ieri sera dal Presidente della Repubblica Mattarella” osserva Furlan. “Gli siamo davvero grati come sindacato per aver dedicato la parte centrale del suo discorso proprio al problema del lavoro ed alle principali difficoltà e speranze della vita di ogni giorno. Ha ragione il Capo dello Stato: la politica significa affrontare con senso di responsabilità i problemi delle tante persone che oggi cercano o hanno perduto il lavoro, dei giovani, delle donne, delle famiglie bisognose, delle categorie svantaggiate come gli anziani o i disabili. Per queste italiane ed italiani dobbiamo tutti fare di più per favorire le assunzioni con una nuova politica di investimenti pubblici e privati nella ricerca e nell'innovazione, soprattutto nelle aree deboli del Mezzogiorno, per avere servizi più efficienti, un ambiente più pulito, ma anche una maggiore assistenza sociale per i più deboli. I segnali di crescita del paese sono ancora troppo deboli ed instabili per cantare vittoria. Occorre un clima di coesione sociale e di necessaria collaborazione tra istituzioni, politica e parti sociali per una svolta nella politica economica per restituire speranza alla gente. E' poi significativo l'appello di Mattarella a combattere seriamente l'evasione fiscale, con una lotta senza quartiere alla corruzione ed alla criminalità senza tralasciare il tema della solidarietà e delle politiche dell'accoglienza per le persone che fuggono dalla guerra e dalle persecuzioni. Insomma un messaggio di alto profilo istituzionale che speriamo serva a favorire una stagione di responsabilità e di collaborazione così fondamentale per la crescita complessiva del paese su cui la Cisl è pronta a dare il suo contributo propositivo".

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