Una nuova Ilva per Taranto e per il Paese
CISL TARANTO BRINDISI | FILCA | FIM | FIST CISL | FIT | FLAEI - La manifestazione tenuta a Taranto il 10 febbraio u.s. a sostegno dello sciopero dei lavoratori diretti, dell’appalto e dell’indotto Ilva, ha assunto significati molteplici che meritano di essere rilanciati e valorizzati nella fase cruciale di vendita od affitto del Gruppo siderurgico e, dunque, dello stabilimento siderurgico ionico per la quale hanno formalizzato il proprio intereresse 29 soggetti industriali.“Il sistema Ilva è ricchezza economica del territorio e caposaldo del sistema industriale italiano ed europeo – afferma Daniela Fumarola, Segretario generale aggiunto Cisl Puglia Basilicata – e come tale esso va confermato, risanato sul piano ambientale e rilanciato in termini produttivi, preservandone i livelli occupazionali. Bene il tavolo permanente dell’Ilva coordinato dalla Regione anticipato dal Presidente Emiliano come altrettanto opportuno consideriamo il potenziamento della sorveglianza sanitaria nell’area ionica”. Il Coordinamento Cisl Taranto Brindisi “Ilva Appalto Indotto” considera strategico per il futuro del Gruppo e della siderurgia italiana che se ne preservi l’unicità, si scongiuri qualsivoglia ipotesi difforme, lo si affidi ad acquirenti esperti nel settore annullando sul nascere tentativi più o meno palesi di smantellamento prossimo o futuro, sollecitando un piano industriale serio e coerente con la sopravvivenza del sistema industriale italiano in un contesto, estremamente aggressivo, europeo e mondiale. “Rilanciamo la nostra visione Cisl di convivenza possibile tra grande industria e territorio, produzione dell’acciaio, buon ambiente e buona occupazione, come avvenuto altrove nel mondo– osserva Antonio Castellucci, Segretario generale della Cisl Taranto Brindisi –perciò al Governo chiediamo di assumere ruolo di assoluta responsabilità in quanto titolare della politica industriale del Paese esigendo un piano di rilancio produttivo che comprenda la salvaguardia dell’occupazione diretta, dell’appalto, dell’indotto e il completamento del processo in atto di ambientalizzazione dello stabilimento.Se crollasse la siderurgia a Taranto una frana sociale, economica ed occupazionale enorme schiaccerebbe l’intera economia ionica e coinvolgerebbe il resto del Paese. Nel processo in corso il dialogo sociale a tutti i livelli divenga perciò un atto strategico condiviso, per dare maggiore forza contrattuale allo stesso Governo che è anche impegnato, sul piano europeo, a rintuzzare tentativi ricorrenti volti a minare le basi della siderurgia europea”. Per Valerio D’Alò, Segretario generale territoriale Fim Cisl “l’importanza anche numerica delle manifestazioni di interesse pervenute ai commissari straordinari è enorme, perché erano in molti a non crederci più ed a liquidare il futuro dell’Ilva come sistema in disarmo e destinato a fine ingloriosa. Hanno ancora una volta vinto i lavoratori non solo metalmeccanici e con loro il territorio che continua a condividere le nostre richieste per una fabbrica ambientalizzata, le bonifiche del territorio, la tutela dell’occupazione”.Vito Lincesso, Segretario generale Filca Cisl pone l’accento sulla “categoria degli edili ionici in forte sofferenza sociale ed occupazionale, per cui sollecitiamo le istituzioni locali, a partire dalla Regione Puglia, ad assumere pienamente l’obiettivo del rilancio produttivo dello stabilimento siderurgico e del sistema appalto trasferendolo anche ai nuovi acquirenti del Gruppo Ilva.” Antonio Arcadio, Segretario generale Fisascat Cisl sottolinea “l’importanza numerica dei nuovi possibili interlocutori, cui sollecitiamo fin d’ora un’attenzione particolare al sistema indotto dell’Ilva, con riguardo particolare ai comparti pubblici esercizi nei settori mense, pulizie e multiservizi, dove lavorano oltre mille addetti, con un patrimonio di professionalità particolarmente consolidato”. Gianfranco Solazzo, Segretario generale Flaei Cisl assicura che “la categoria dei lavoratori elettrici continuerà unitariamente ad essere ancora parte attiva nella delicata vertenza della vendita del Gruppo Ilva, per seguire e monitorare tutto quanto possa interessare i destini lavorativi ed occupazionali della realtà produttiva Taranto Energia.” Franco Tursi, Segretario generale Fit Cisl ritiene a nome della categoria dei trasporti “importante quanto verrà a svilupparsi nei prossimi giorni e settimane, con l’auspicio che a partire dal prossimo 30 giugno, con il passaggio definitivo al nuovo soggetto acquirente, quegli sviluppi si possano rivelare positivi nell’interesse di Taranto, della Regione Puglia e del Paese”.