Comifar Distribuzione Farmaci di Canosa di Puglia: Fisascat, salvi i 45 posti di lavoro
CISL FOGGIA | FIST CISL -
Sarà applicato il contratto di solidarietà alla Comifar Distribuzione Farmaci di Canosa di Puglia per salvaguardare i 45 lavoratori addetti. L’accordo tra azienda e sindacati è stato raggiunto dopo estenuanti incontri susseguitisi dall'inizio di gennaio, nei quali sono emerse le difficoltà di bilancio all'interno dell'unità distributiva di Canosa, causate della crisi del commercio che non ha risparmiato neppure il settore farmaceutico. L’intesa giunge dopo che l'azienda aveva annunciato la necessità di taglio del personale per riequilibrare il bilancio. “Per tale motivazione, le organizzazioni sindacali hanno proposto, unitamente alla rappresentanza sindacale aziendale - afferma il segretario generale della Fisascat CISL di Foggia e Nord Barese, Leonardo Piacquaddio – una serie di alternative al fine di salvaguardare l’occupazione ed evitare ulteriori traumi alle famiglie nel territorio del nord barese, anch’esso gravemente colpito dalla crisi”. In più riprese, tutte le maestranze sono state ascoltate in assemblee, presso l'unità distributiva di Canosa, e dopo approfondita esposizione del percorso, è stato dato mandato alle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative a sottoscrivere l’intesa. Gli incontri con l’azienda hanno quindi portato alla sottoscrizione di un accordo per il ricorso all'ammortizzatore sociale del contratto di solidarietà (D.lgs. 148/2015), con una serie di accorgimenti organizzativi che riducono al minimo la perdita salariale. “È evidente – continua Piacquaddio – che, anche dopo l'applicazione dell'ammortizzatore sociale, resta la preoccupazione di fondo di salvaguardare tutte le unità lavorative di Canosa, in quanto la loro età media, che non supera i 40 anni, è lontana dall'età pensionabile secondo le vigenti normative”. Per la Fisascat, l'intesa raggiunta tra sindacati e Comifar è soddisfacente anche in merito alle prospettive di mantenere e sviluppare la presenza dell’azienda sul territorio del nord barese, mediante un progetto di rilancio commerciale e logistico, basato su una revisione dei costi e dell’organizzazione. “In ultimo, l'applicazione dell'accordo – continua Piacquaddio – sarà periodicamente monitorata dal sindacato, affinché si possa valutare il rientro dalle difficoltà economiche aziendali e interrompere il contratto di solidarietà anche prima del termine dei 12 mesi, così come stabilito dalla Legge”.