SCIOPERO PUBBLICO IMPIEGO: CGIL-CISL-UIL, RILANCIARE IL SETTORE PER FAR RIPARTIRE IL PAESE
FAVERIN DAL PALCO DI BARI, RENZI PENSI MENO AI VOTI E DI PIÙ ALLO SVILUPPO DEL SUD
FP | - Puntare sulla pubblica amministrazione per dare una spinta all'occupazione in un settore capace di far ripartire il Paese: è il messaggio che i lavoratori dei settori pubblici e privati delle funzioni pubbliche hanno lanciato oggi da Bari al presidente del consiglio, Matteo Renzi, in occasione della manifestazione durante lo sciopero regionale generale di categoria al quale sono intervenuti i segretari generali nazionali di Fp Cisl e Uil Pa, Giovanni Faverin e Nicola Turco, e il segretario Fp Cgil Puglia, Biagio D'Alberto. "A Renzi - ha detto Faverin - chiediamo di pensare un po' meno ai voti e di più allo sviluppo del Sud. Cioè alla di possibilità di assumere giovani nel pubblico impiego, laureati, specializzati, per una nuova rete di servizi che aiuti la crescita. Renzi abbia il coraggio di investire nelle professioni del pubblico impiego, pensando alle generazioni future e non alla sua rielezione". "Questo - ha aggiunto - è il messaggio che viene dai lavoratori che hanno perso cinquemila euro nei mancati rinnovi, che non hanno progressioni di carriera, che hanno perso contributi nelle pensioni e che vogliono dare una mano al Paese per ripartire". "Chiediamo l'immediata apertura di un tavolo di confronto", dichiara Turco, secondo il quale "è davvero una vergogna che nel Def non sia stato stanziato un euro per il rinnovo dei contratti. Una sentenza della Corte costituzionale da nove mesi ha sancito l'obbligo per il governo di aprire il rinnovo dei contratti. Siamo pronti a dare una risposta più forte perché il Paese non merita un governo che non dia a tre milioni di lavoratori pubblici il giusto riconoscimento della loro professionalità". "A questo governo - ha rimarcato rimarca D'Alberto - chiediamo anche una diversa politica occupazionale, perché c'è il blocco del turn over e una pubblica amministrazione che dimagrisce sempre di più. Occorre investire nel pubblico per un ammodernamento del sistema che permetta di migliorare i servizi per famiglie e imprese".
fonte Ansa