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Caro Niki, i lavoratori metalmeccanici siamo noi! Lettera aperta della Fim al Governatore Vendola


Caro Niki, i lavoratori metalmeccanici siamo noi! Lettera aperta della Fim al Governatore Vendola

FIM - Carissimo Presidente,
siamo addolorati e delusi alle dichiarazioni espresse a favore di una battaglia tutta politica e per nulla sindacale che la Fiom Cgil porta avanti in questo Paese da qualche anno.
Lei, Signor Presidente, ha perso il senso del Suo ruolo.
Lei, Signor Presidente, dovrebbe essere super partes rispetto alle divisioni sindacali che purtroppo opprimono sempre più un Paese che a stento cerca di uscire dalla crisi.
Lei, Signor Presidente, deve spiegare in che modo sono intaccati i diritti costituzionalmente garantiti, attraverso accordi sindacali che portano al nostro tanto amato meridione sviluppo e nuova occupazione, confermando diritti e cancellando privilegi ed abusi.
Signor Presidente, avremmo voluto che insieme alla Sua battaglia sui diritti, parlasse anche dei 20 miliardi di euro che la Fiat vorrebbe investire sul nostro territorio nazionale e che CISL e UIL stanno mettendo in sicurezza.
Caro Presidente, con le Sue poesie e la Sua inconcludente retorica ha deluso tanti militanti e iscritti della nostra organizzazione che hanno votato Lei e la Sua coalizione, nella speranza che in Puglia avvenisse una inversione di tendenza rispetto alla crisi e alle sue drammatiche conseguenze.
Caro Presidente, vorremmo che Ella insieme ai diritti, parlasse anche di progetti di sviluppo, di politica industriale, e di altrettante cose serie e concrete.
Il 2011 sarà l’anno dei contratti di solidarietà: aziende come Bosch, Getrag, Oerlikon Graziano, Om Carrelli Elevatori, Isotta Fraschini del gruppo Fincantieri, Ansaldo Caldaie e tante altre piccole e medie aziende saranno alle prese con la crisi e con le retribuzioni dimezzate.
Quei lavoratori, Signor Presidente, non sono in guerra con nessuno, non si sentono appendici di nessuna macchina, non si sentono spogliati di nessun diritto come Ella afferma nelle Sue dichiarazioni. Hanno esigenze reali cui un sindacato concreto deve dare risposte.
I lavoratori e le lavoratrici metalmeccanici della nostra provincia non sono soli, stia tranquillo Signor Presidente, per la verità si sono sentiti soli in occasione della Sua assenza alla manifestazione Fincantieri tenutasi a Roma il 1 Ottobre: assenza ingiustificata pur essendo Lei stato invitato.
Signor Presidente, in futuro sarebbe più saggio ed auspicabile ascoltare non solo una parte del movimento sindacale ma tutte le parti in causa, prima di spingersi a tanto pompose e ampollose dichiarazioni frutto, ci auguriamo, della mancata conoscenza dei fatti e delle opinioni di tutti gli attori coinvolti.

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