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Consiglio generale Cisl Taranto Brindisi: gli interventi di Castellucci, Fumarola e Ragazzini


Consiglio generale Cisl Taranto Brindisi: gli interventi di Castellucci, Fumarola e Ragazzini

CISL TARANTO BRINDISI | -

L’assemblea del Consiglio generale della Cisl di Taranto Brindisi si è soffermata sulla direzione da intraprendere per affrontare la delicata situazione che questi anni di ristrettezze ci ha lasciato. Lo slogan del Consiglio recitava ‘Interpretare il futuro per andare oltre la crisi’ ed il Segretario generale Antonio Castellucci nella sua relazione ha messo in evidenza che “Taranto e Brindisi, sono territori emblematici di un Mezzogiorno che non è né povero né marginale e che determina un contributo importante per il Pil nazionale, così come ben evidenziato e riportato anche dai rapporti delle rispettive Camere di commercio in occasione della giornata dell’economia 2016. Sono, però, territori che hanno sempre più necessità di ricercare o, in qualche caso, di ritrovare dinamiche concertative più spinte per una visione condivisa di futuro che certamente tenga conto, con il rispetto dovuto, anche di storie, di tradizioni e di consuetudini presenti e passate. In più circostanze abbiamo ribadito la nostra proposta di fare rete, ricominciando finalmente a ragionare in maniera comune e condivisa tra istituzioni, rappresentanze sociali, rappresentanze parlamentari, consiliari regionali ed associative, sistema del credito, sui versanti dell’infrastrutturazione e del sostegno finanziario ad una progettualità di sviluppo diversificato e di valorizzazione delle peculiarità possedute, per rendere definitivamente attrattiva l’intera area. Ulteriore nostra proposta, inoltre, è di fare rete tra i rispettivi sistemi aeroportuali e universitari, turistici, dei beni culturali, dei comparti agricolo e agroalimentare, al contempo intercettando risorse aggiuntive attraverso il flusso dei fondi strutturali europei 2014-2020 e nei settori comuni della portualità e della retro/portualità.E’ una proposta di futuro, da sostenere con un lavoro immane, niente affatto semplice ma sarà un percorso lungo il quale proseguiremo con determinazione, avendo la consapevolezza che la proposta Cisl potrà ottenere il consenso di quanti dichiarano di avere veramente a cuore il bene comune. Auspichiamo dunque, nuovi luoghi di elaborazione delle strategie di sviluppo in attesa che tutti i soggetti in campo, a cominciare dagli Enti locali, esercitino il proprio ruolo propositivo, concertando per progetti comuni, su modalità e volontà per realizzarli, aderendovi nel segno della condivisione e della corresponsabilità”.Il Segretario generale Cisl Puglia Basilicata, Daniela Fumarola, si è soffermata innanzitutto sui rapporti con l’ente regionale sottolineando “l’inadeguatezza della Regione Puglia nella gestione del fenomeno caporalato e dei ghetti. In occasione della firma del Patto per la Puglia, tra Matteo Renzi e Michele Emiliano abbiamo assistito, presso la Fiera del Levante, ad una sorta di formalità che ne ha svilito i contenuti progettuali e finanziari. Quando trattiamo dello sviluppo della Puglia, abbiamo la consapevolezza di disporre di pochissime risorse, perciò sarà necessario decidere opportunamente e insieme su come spenderle. I Fondi comunitari vanno totalmente impegnati ma anche su questo osserviamo tiepidezze da parte della Regione. Le scorse settimane abbiamo rigettato l’idea, del Presidente Emiliano, di un Patto per una Taranto senza Ilva. Sul piano nazionale abbiamo osservato il lavoro molto riservato dalla Cisl perché fosse recuperato il rifiuto iniziale del Governo a confrontarsi con il sindacato in tema di pensioni. Sul versante delle Politiche industriali consideriamo l’occasione Industry 4.0 (che rende disponibili 23,9 miliardi per il settore privato e 13 per quello pubblico) presentata l’altro giorno dal Governo occasione importante per le imprese, specialmente quelle pugliesi, dove ci sono varie eccellenze (innovazione tecnologica, ricerca, ecc). Sarà importante in tal senso il forte protagonismo delle nostre Federazioni di categoria e dei territori. Lo strumento del Cis (Contratto Istituzionale di Sviluppo) per Taranto può essere modello esportabile su Brindisi; ma la classe politica attuale non aiuta molto. Diventa sempre più necessario, dunque, fare squadra verificando le disponibilità reali di quanti vorranno esserne parte”. Nell’intervento conclusivo Piero Ragazzini, Segretario confederale nazionale Cisl ha tracciato le linee d’intervento rispetto alle sollecitazioni che la Cisl riceve e le sfide alle quali il sindacato è chiamato. “Sono 800 mila i nuovi iscritti alla Cisl ogni anno. Negli ultimi anni è in atto un tentativo di far fuori il sindacato confederale per i valori che esso rappresenta: la persona, il lavoro. Difficoltà a fare i contratti nel nome di una disintermediazione teorizzata, almeno fino a poco tempo fa, dal Governo e con una Confindustria ostile inizialmente. Oggi il Governo si accorge che il sindacato è la soluzione e non il problema, mentre gli industriali si sono decisi ad aprirsi al confronto. Cambieremo la Fornero, daremo risposte ai giovani e ai pensionati: con l’imminente accordo sulle pensioni coroneremo un percorso paziente ma deciso. Le diseguaglianze sociali continuano ad accentuarsi, a causa di un turbo-capitalismo fallimentare. La sfida Cisl si chiama: democrazia economica e partecipazione. L’Europa non può essere solo quella del rigore, perché causa chiusure, nazionalismi e pulsioni totalitarie. Portare avanti quattro riforme: la fiscale (abbattere le disuguaglianze), la sociale (Fornero, ammortizzatori sociali, povertà), il modello contrattuale ed il modello sindacale Cisl”.

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