Acqua: Colecchia, Cisl di Puglia; Amati convochi subito il sindacato per definire una strategia comune
CISL PUGLIA - Siamo vivamente preoccupati per le discussioni ed i conflitti che si sono aperti sull’utilizzo dell’acqua.
Come abbiamo riferito alla II e V Commissione, nel corso dell’audizione sul disegno di legge regionale per la ripubblicizzazione dell’azienda che governa il servizio idrico in Puglia, ci preoccupa ogni esasperata concezione che consideri l’utilizzo dell’acqua, in quanto “bene pubblico”, totalmente assoggettabile ad esigenze economiche o, al contrario, da queste avulso ed indipendente.
Condividiamo, pertanto, le considerazioni dell’assessore Amati che invoca un accordo unico tra regioni cedenti e regioni acquirenti. Ma per fare questo, evidentemente, non bastano le buone intenzioni espresse nei protocolli d’intesa. Non conosciamo gli impegni assunti dalle sei regioni perché l’Intesa non è mai stata sottoposta alle parti sociali, né prima né dopo la sua sottoscrizione, ma riteniamo che sia sbagliato non tenere in conto la grande opportunità che deriverebbe a tutto il Mezzogiorno se, intorno a questo “bene essenziale”, si costruisse un “modello di partecipazione e scambio” che potrebbe, anzi dovrebbe, poi estendersi ad altre risorse e produzioni essenziali per la società civile e per l’economia come l’energia, le infrastrutture, le vie di comunicazione. Soltanto un progetto dell’intera ‘piattaforma meridione’ può evitare contrasti, scontri, ed inutili conflitti come quelli che prospetta Amati.
Ma per vincere la sua battaglia per l’acqua la Puglia non può limitarsi ad operare sul versante dei costi per l’acquisto dalle altre regioni, decidendo finalmente e con rapidità di affrontare la questione dell’”approvvigionamento”, dalla realizzazione dei dissalatori, alla attuazione delle opere previste nei piani di ambito e dall’Accordo quadro, alla realizzazione degli invasi e delle adduzioni già finanziate come la galleria Pavoncelli-bis e la diga di Piano dei Limiti. Il contributo che danno i cittadini pugliesi agli investimenti nel settore idrico attraverso una delle tariffe più alte d’Europa rende necessario un percorso più partecipato e più chiaro sulle scelte da fare. Per questo rinnoviamo all’assessore Amati la richiesta di un tavolo di confronto per analizzare l’intera politica di governo e distribuzione dell’acqua in Puglia.