Tito Schipa: i lavoratori consegneranno una lettera a Mattarella e Franceschini
CISL LECCE | -
“Egregio Signor Presidente della Repubblica, Egregio On. Ministro dei Beni Culturali
in qualità di lavoratori e maestranze dell'Orchestra della ex Fondazione ICO Tito Schipa ONLUS di Lecce, desideriamo fortemente parteciparVi il disagio e la condizione di grave precarietà che, assieme alle nostre famiglie, andiamo vivendo”. Inizia così la lettera che ‘I professori d’orchestra, il personale amministrativo e ausiliario dell’Orchestra della ex Fondazione ICO Tito Schipa ONLUS di Lecce’ consegneranno nelle mani di Mattarella e Franceschini in occasione dell'inaugurazione del Teatro Apollo di Lecce il prossimo 3 febbraio. “Lecce, capitale italiana della cultura 2015 – continua la missiva – annoverava tra le sue eccellenze culturali un Teatro di Tradizione e un’Orchestra ICO. L'Orchestra, fondata nel 1977, è stata finanziata sin dagli esordi per la quasi totalità della Provincia di Lecce, ed è stata riconosciuta Istituzione Concertistico Orchestrale il 22 ottobre 1982; il riconoscimento del Teatro di Tradizione, avente la Provincia come finanziatore unico, risale invece al 1976. Oggi, a causa delle nuove disposizioni di legge in materia di riordino degli enti territoriali, Lecce è stata privata di queste due eccellenze culturali, essendo la Provincia stata spogliata dalle rispettive competenze. Innumerevoli sono stati gli appelli affinché questo patrimonio culturale, costato oltre quarant’anni di impegno e comuni sacrifici, non andasse disperso. Solo la sensibilità e l’impegno profuso da S. E. il Prefetto Claudio Palomba e dalla Regione Puglia, alimentano oggi in noi la flebile speranza di poter ricreare, sia pure molto gradualmente e tra mille difficoltà, le condizioni per una rinascita musicale della nostra città. Il Maestro Claudio Abbado sosteneva che “La cultura è un bene comune e primario come l’acqua: i teatri, le biblioteche, i musei, i cinema sono come tanti acquedotti. La cultura permette di distinguere tra bene e male, di giudicare chi ci governa. La cultura salva”. La rinascita di un teatro non può che entusiasmarci, ma ad una condizione: che, una volta calato il sipario sulla serata inaugurale, chi di competenza percorra tutte le vie possibili perché questo spazio continui a riempirsi di contenuti, rappresentando in tal modo una realtà viva e concretamente utile alla crescita culturale del territorio. Un teatro è anche il luogo naturalmente deputato per la musica lirica e sinfonica, e sarebbe magnifico poter riconoscere nel rinnovato Teatro Apollo una casa per la nostra Orchestra, un prestigioso domicilio artistico in cui continuare a fare il lavoro che amiamo, e a cui abbiamo dedicato la vita. Un dialogo franco fra istituzioni, finalizzato alla stesura di un grande progetto integrato per il territorio, è a nostro avviso condizione imprescindibile affinché tutto ciò si possa avverare. Se un’orchestra muore, i teatri restano silenziosi; se un teatro e un’orchestra muoiono, la parola cultura si svuota definitivamente di ogni significato. Una tale perdita sarebbe un fatto talmente inaccettabile che, oltre ai diretti responsabili, non riusciremmo a perdonare neppure a noi stessi. Auspichiamo pertanto, Signor Presidente della Repubblica e On. Ministro dei Beni Culturali, che Lecce possa riavere presto la sua Istituzione Concertistico Orchestrale ed il suo Teatro di Tradizione, e che il rinnovato Teatro Apollo possa rappresentare il fulcro vivo di una tradizione che deve assolutamente trovare le condizioni e la forza per rinnovarsi, e in cui, ne siamo certi sin d'ora, continueremo a profondere tutte le nostre energie e la nostra arte”.