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Vertenza Puglia; Cgil, Cisl e Uil, Vendola apra il dialogo


Vertenza Puglia; Cgil, Cisl e Uil, Vendola apra il dialogo

CISL PUGLIA - "Riaprire il dialogo con Vendola e con gli assessori della giunta regionale pugliese, a partire dalla sanità fino a toccare i temi dell´ambiente, dell´acqua, dei rifiuti, delle opere pubbliche": con questo obiettivo le segreterie generali pugliesi di Cgil, Cisl e Uil hanno avviato una vertenza con la Regione Puglia, della quale hanno parlato oggi a Bari con i giornalisti i segretari generali regionali Gianni Forte (Cgil), Guido Colecchia (Cisl) e Aldo Pugliese (Uil). I tre segretari, domani pomeriggio, incontreranno il presidente della Regione, Nichi Vendola, per fare il punto sul Piano regionale di rientro dal deficit sanitario. "Un piano - dicono i sindacati - imposto dal governo per aver sforato il Patto di stabilità e non per aver male amministrato la sanità pugliese". Lo dimostra il fatto - sottolineano - che la Puglia non è stata commissariata. Ma un piano - aggiungono - che non é stato portato in nulla alla conoscenza delle parti sociali. "Quello che contestiamo a Vendola - precisano gli esponenti sindacali - è il mancato coinvolgimento dei sindacati nella stesura del Piano stesso che prevede tagli di posti letto, chiusura di ospedali e il blocco del turn over e delle internalizzazioni", le assunzioni cioé alle dirette dipendenze delle Asl di coloro che hanno lavorato sinora per ditte esterne che forniscono servizi alla sanità pubblica. Tra l´altro, i segretari delle tre confederazioni sottolineano che "quella di oggi non è una lagnanza ma una riflessione politica: con la giunta Vendola - ha spiegato il segretario della Cisl - c´é una difficoltà di dialogo che risale alla passata legislatura". "Non si discute di sanità - ha aggiunto - dai tempi dei Pal e i sindacati non hanno neppure avuto il Piano di rientro e non c´é stata nessuna possibilità di confronto neanche sulla vicenda delle internalizzazioni". "Vendola - ha continuato - ha riconosciuto questa assenza di dialogo e ci ha annunciato una Giunta con la presenza dei sindacati": "ora si deve estendere questo metodo del dialogo anche agli assessori tecnici che non rispondono al mandato e si sentono più liberi di ignorare il confronto con chi rappresenta la gente e i lavoratori". Per Forte, "é necessario ripartire dalla comprensione di quale modello di sanità vogliamo: bisogna - ha spiegato - costruire una rete di servizi sul territorio, come i poliambulatori, che possano prevenire il ricorso all´ospedalizzazione". Per quanto riguarda le internalizzazioni, Forte ha detto tra l´altro: "Noi siamo fortemente convinti che sia un processo da portare a termine, ma dobbiamo fare attenzione a evitare le distorsioni che si sono verificate laddove il processo è avvenuto: mi riferisco - ha precisato - a una gestione delle società in house che non ci convince, del modo in cui interagisce il pezzo del lavoro internalizzato col pezzo del lavoro pubblico". Il segretario della Uil ha ricordato "la cabina di regia con Vendola nel 2009 per fare il punto sui 23 punti tracciati in un protocollo di intesa con i sindacati". Ma nel 2010 - ha rilevato - non c´é stata più alcuna possibilità di conftonto". "L´incontro di domani - ha aggiunto - non sarà risolutivo ma solo un punto di partenza per affrontare altri temi e riaprire la concertazione, mancata nel 2010, con buona parte degli assessori regionali". Infine, il segretario della Uil non ha escluso che, qualora le cose non migliorino, "si possa arrivare anche a una posizione di piazza, e a noi poco ci interessa se la questione sarà rivolta contro l´attuale maggioranza o a favore dell´opposizione: a noi - ha concluso - interessano i problemi dei cittadini della Puglia".
Fonte Ansa

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