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Crisi del TAC: la proposta del sindacato per uscire dalla palude


Crisi del TAC: la proposta del sindacato per uscire dalla palude

FEMCA - Cgil, Cisl, Uil regionali e di categoria Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uilta-Uil muovono un passo importante per il rilancio del TAC in Puglia, presentando una piattaforma di proposte per predisporre un Accordo di Programma Quadro ed un’azione di politica industriale del settore da parte di tutte le Istituzioni interessate, dal Governo alla Regione agli Enti Locali.
“Al Governo – spiega Vito De Mario della Filctem-Cgil – chiediamo linee guida chiare che regolino tutte le problematiche della crisi del tessile in Puglia mentre alla Regione chiediamo una serie di specificazioni all’interno di questo ‘ragionamento quadro’, in cui rientrino anche gli Enti Locali – Comuni e Province – quindi un ragionamento complessivo per fronteggiare una crisi devastante nel settore del TAC”.
“Sono tutte le province pugliesi colpite da questa crisi – concorda Cristina Attila della Femca-Cisl – da Lecce con la Adelchi e tutto il gruppo del cluster Filanto, nel tarantino la Miroglio e nel Nord Barese la Franzoni solo per parlare delle più citate, ma ce ne sono tante altre che si sono mantenute finora grazie agli ammortizzatori sociali. Se non diamo corso a supporti veri queste aziende chiuderanno tutte”.
“Chiediamo alle istituzioni – conclude Luigi Mesaroli della Uilta-Uil – un maggiore attenzione per valorizzare un settore predominante dell’economia pugliese. Il sistema TAC non deve essere abbandonato: serve un patto anche con gli imprenditori per dare vita ad un operazione di riequilibrio per le imprese in difficoltà. Abbiamo gli strumenti per farlo purché le istituzioni comincino ad agire come sistema, condividendo le necessità delle parti sociali”.


In allegato la Piattaforma unitaria di Cgil, Cisl, Uil.

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