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Piano Energetico Regionale: Cisl, scelta positive per sostenere la ripresa economica e produttiva

Nota del Segretario confederale della Cisl, Angelo Colombini


Piano Energetico Regionale: Cisl, scelta positive per sostenere la ripresa economica e produttiva

CISL PUGLIA | -

È positiva la scelta della Regione Puglia di aggiornare il Pear, Piano Energetico Regionale, caratterizzato dal progressivo abbattimento dell'utilizzo del carbone ed orientato alla sostenibilità ambientale. Questo obiettivo impone un indirizzo chiaro che possa essere credibile a medio termine, garantendo un approvvigionamento energetico continuo ed a costi contenuti, al fine di sostenere la ripresa economica e produttiva di una regione fortemente segnata dalla crisi. La decarbonizzazione, baricentrica anche nelle recenti linee guida della Strategia Energetica Nazionale presentata dal MISE, in Puglia assume una valenza particolare sia per l’utilizzo eccessivo di questa fonte fossile tradizionale in alcuni impianti industriali storici (ILVA di Taranto), in altri di produzione di energia elettrica (Centrali ENEL ed Edipower nel brindisino) e nella quotidianità degli utilizzi domestici che per gli effetti che questo determina con le alte emissioni di CO2 per la salute delle popolazioni esposte. Sono pertanto auspicabili scelte chiare e che non siano caratterizzate da pregiudizi ideologici spesso privi di contenuti tecnici. La posizione della Puglia, nel contesto delle nuove ‘vie dell’energia’, andrebbe pertanto valorizzata ed utilizzata per favorire il processo di abbandono del carbone. La regione essendo posizionata nella parte sudorientale dell’Italia rappresenta una porta di accesso strategica per i nuovi corridoi del gas naturale provenienti da fonti alternative rispetto a quelle esistenti (Russia, Libia, Algeria, Olanda/Norvegia). Oltre al già famoso TAP (gas proveniente dall’Azerbaijan), importanti giacimenti sono stati recentemente individuati nel Mediterraneo orientale; a partire da Zohr, in acque egiziane e localizzato da ENI, e poi altri in acque israeliane e cipriote. Il gas naturale (CH4), come indicato nella recente risoluzione COP 21 di Parigi, rappresenta la fonte energetica  che potrà permettere un considerevole abbattimento delle emissioni di CO2  ed in grado di sostenere la transizione verso l’autonomia da energie rinnovabili, che però avremo non prima di alcune decine di anni. La Puglia ha ancora un utilizzo abbondante di carbone e può sfruttare al meglio questa condizione per riconvertire gli impianti industriali, commerciali e domestici. Tutto ciò potrà essere integrato anche con un piano di alimentazione a gas naturale per il trasporto pubblico e privato e con progetti mirati, in rapporto con il vasto ed importante mondo dell’agricoltura e della zootecnia pugliese, di produzione di biometano come fonte energetica complementare. Ci sono le premesse per impegnare importanti holding nazionali a controllo pubblico (ENI e SNAM) operanti nella produzione, trasporto e stoccaggio energetico, sugli obiettivi del Piano Regionale Energetico. La Cisl sosterrà le iniziative che promuovano gli obiettivi del Piano, favorendo il massimo coinvolgimento dei lavoratori attraverso le strutture territoriali, in un costante dialogo con la popolazione pugliese, evitando strumentalizzazioni e pregiudizi, al fine di ribadire la centralità della Puglia nella prospettiva di una nuova caratterizzazione energetica del Paese e per rilanciare l’attività produttiva e l’occupazione locale.

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