Immigrazione: Cisl e Anolf di Puglia, tutti i livelli istituzionali convergano su una linea comune
CISL PUGLIA - In alcune province di Puglia sono state trasferite alcune migliaia di immigrati sbarcati negli ultimi giorni a Lampedusa, creando sul territorio e tra le popolazioni locali non poche difficoltà.
Gli immigrati sono numerosissimi, provenienti soprattutto dalla Tunisia, Paese dove non sono in corso conflitti; il fenomeno è solo agli inizi perché si tratta di lavoratori espulsi dal governo libico come ritorsione all’intervento armato dell’ONU con la ‘No fly zone’.
Per la portata del fenomeno in corso, che si sta evidenziando in tutta la sua gravità, la Cisl e l’Anolf di Puglia (associazione cislina che si occupa di integrazione degli immigrati) rilanciano la strategia della Cisl Nazionale di invitare le istituzioni nazionali tutte a gridare la loro richiesta d’aiuto all’Unione Europea che deve assumersi, ora e subito, la responsabilità di sostenere gli sforzi italiani.
L’Unione Europa deve sostenere l’Italia a gestire l’emergenza, ma deve anche definire un grande progetto di sviluppo che interessi i Paesi del Nord Africa per creare condizioni economiche, di lavoro e di vita dignitosa per i loro popoli nella loro terra.
Questa situazione, non governata e senza prospettive, rischia di creare conflitti con le popolazioni locali e danni alla già debole economia per l’impatto che questa emergenza può avere sul turismo.
I pugliesi, tradizionalmente solidali ed accoglienti, hanno bisogno di sentirsi uguali agli altri italiani, per questo c’è bisogno che tutte le istituzioni locali d’Italia si facciano carico di accogliere gli immigrati per fronteggiare al meglio l’emergenza attivando tutte le misure di sicurezza per prevenire infiltrazioni, conflitti e, quindi situazioni non governabili.