Elezioni: Cisl, concertazione e partecipazione sono le sfide per un futuro inclusivo
Daniela Fumarola rivolge un appello al prossimo Parlamento, qualunque esso sia
CISL PUGLIA | -
A poche ore dal voto di domenica 4 marzo non possiamo che registrare, a fronte di mille promesse spesso poco realizzabili a causa della mancanza di adeguata copertura finanziaria, la quasi assenza di programmi in cui il lavoro sia al centro delle future scelte che i partiti faranno per gli italiani con la loro attività parlamentare. E dire che il lavoro e il reddito ad esso collegato sono elementi di realizzazione e orgoglio delle persone, specie di quelle più in difficoltà: giovani in cerca di prima occupazione, lavoratori che lo hanno perso in questi lunghi anni di crisi fino ad arrivare a chi vorrebbe uscire dalle sacche grigie del lavoro nero o precario e auspica, per se e per la propria famiglia, una stabilità sociale. Durante la campagna elettorale la Cisl non si è appassionata nemmeno al dibattito sui redditi di inclusione, di cittadinanza e di dignità: misure importanti solo se inserite in una cornice di politiche attive del lavoro. Il Red, il Rei e quant’altro devono essere intesi come fase temporanea che guarda, in prospettiva, all’ingresso nel mondo del lavoro. Diversamente è una forma di assistenzialismo temporanea che non ridà dignità alle persone. Il reddito da lavoro si ottiene anche grazie ad una azione concertata come documenta, ultimo in ordine di tempo, l’accordo che Cgil Cisl Uil e Confindustria hanno siglato la notte del 28 febbraio scorso. Contrattazione e partecipazione si stanno dimostrando le chiavi di volta per attivare quelle azioni virtuose che implementino nuovi investimenti, utili ad aprire nuovi cantieri e a realizzare lavoro e reddito per le persone. Nei prossimi giorni si celebrerà l’8 marzo e la Cisl darà centralità alla contrattazione nelle iniziative per la Festa della Donna perché solo contrattando più tutele si può realizzare la vera conciliazione tra vita e lavoro. Gli ultimi dati Istat ci dicono che dopo anni di buio finalmente cresce l’occupazione femminile. Ma è solo un primo passo nel lungo cammino delle politiche di genere perché l’Italia è comunque fanalino di coda dell’Europa anche sui servizi alla maternità. Il prossimo 14 marzo, alla presenza di Annamaria Furlan, si riunirà a Bari il Consiglio generale della Cisl Puglia per dibattere, a elezioni archiviate, sul futuro e sulla crescita della nostra regione nell’ambito del Mezzogiorno e dell’intero Paese. Nei mesi scorsi la Cisl nazionale ha proposto alle forze politiche in campo più Europa, lavoro, welfare e un fisco più equo se si vogliono superare le criticità che in questi anni ci hanno colpito. Quale sarà la composizione del prossimo Parlamento sono le azioni concertate, la partecipazione e il dialogo sociale i capisaldi da applicare se si vuole crescere al Nord quanto al Sud. L’Italia è una e indivisibile. Dimenticarlo, una volta seduti negli scranni di Camera e Senato, sarebbe un errore. L’appello che la Cisl rivolge ai prossimi nostri rappresentanti nelle due Camere va in questa direzione: contrattare e partecipare sarà la sfida per un futuro inclusivo.