Dipendenti Regione Puglia: Lezzi, Cisl Funzione Pubblica; grave disagio dei lavoratori. Se incrociassimo le braccia sarebbe la paralisi
FP - “Esiste un grave disagio dei dipendenti della Regione Puglia, che se decidessero di smettere di svolgere tutti quei compiti, quelle funzioni e quelle mansioni, che non sono certamente attribuibili al proprio profilo professionale, ma sono ascrivibili a posizioni di superiore profilo professionale ed economico, che quotidianamente gli stessi continuano, malgrado tutto, ad assicurare con responsabile senso di abnegazione, si bloccherebbe l’attività dell’amministrazione regionale”.
Il Segretario generale della Cisl Funzione Pubblica di Puglia, Enzo Lezzi, non usa mezzi termini per esprimere il dissenso dei dipendenti della Regione Puglia, soprattutto, quelli appartenenti alle categorie A, B e C (quasi 2.200) che “non sono retribuiti per le mansioni di fatto svolte; un paradosso questo che per la dimensione del problema non può essere sottovalutato”.
La Cisl FP di Puglia è dell’avviso che questo Governo Regionale debba porre nella propria agenda questa spinosa questione, trovando e proponendo risoluzioni condivise e partecipate, quindi, che possano valorizzare e riconoscere, allo stesso tempo, quel livello di autoprofessionalizzazione che il personale della Regione Puglia, a proprie spese, ha acquisito; per questi motivi ha chiesto la convocazione urgente della Cabina di Regia presieduta dal Governatore Vendola per la disamina e la soluzione dei problemi che investono il personale dell´Ente.
I dipendenti della Regione Puglia si attendono dal Presidente Vendola e dal suo Governo, un vero atto di attenzione politica. Un atto rivolto a verificare tutte le possibilità concrete che il contesto consente, attraverso interventi propri che rientrano nella podestà organizzativa e legislativa dell’Ente, non escludendo di promuovere, dalla Puglia, una discussione di merito anche in Sedi Istituzionali diverse, quali quella della Conferenza Stato – Regioni.