8 Marzo e conciliazione vita-lavoro: Cisl Lecce, sostegno alla campagna nazionale
Nota di Ada Chirizzi, Segretario territoriale Cisl Lecce
CISL LECCE | -
Il tema della conciliazione dei tempi di vita e dei tempi di lavoro in Italia è oggetto di attenzione sin dal lontano 2000 quando, con la legge 53, fu promossa la sperimentazione di misure a sostegno della flessibilità dell’orario di lavoro tra cui il part time, il telelavoro e la banca delle ore. Strumenti e politiche che mettevano in primo piano il lavoro delle donne- sulle quali, ancora oggi, ahimè, grava in larga misura l’impegno di cura all’interno della famiglia- ma che, al tempo stesso, nel rivendicare condizioni di parità di genere, sfatavano l’idea di una “questione squisitamente al femminile”, toccando indistintamente la sfera privata di uomini e donne. Nonostante il passare degli anni, tanto resta da percorrere nel nostro Paese ed in particolare in un Mezzogiorno che stenta a riconoscere ed a promuovere il valore di un welfare aziendale che favorisca il benessere dei lavoratori ed al tempo stesso i livelli di produttività. Per tali ragioni la Cisl di Lecce, nella Giornata Internazionale della Donna, sostiene la campagna nazionale “Contrattare più tutele per realizzare la vera conciliazione tra vita e lavoro”. Una campagna di sensibilizzazione che, tramite una capillare diffusione sui luoghi di lavoro, vuole offrire uno spunto di sensibilizzazione e di confronto circa il valore della conciliazione e di sostegno alla Campagna pubblica della Confederazione europea dei sindacati finalizzata all’approvazione definitiva della bozza di direttiva europea sull’equilibrio vita-lavoro. Una direttiva volta a promuovere l’occupazione femminile, sostenendone la scelta della maternità, la qualità della vita delle lavoratrici e dei lavoratori in tutta Europa mediante nuovi congedi retribuiti di paternità e di cura ed il rafforzamento dei congedi parentali retribuiti. Un tema di enorme rilievo sociale che, come Cisl di Lecce, abbiamo posto all’attenzione delle parti datoriali, nel corso del convegno “Ri-conciliamo” del 5 dicembre scorso, offrendo un momento di approfondimento e confronto sugli incentivi messi in campo dal Governo in favore della conciliazione. Una iniziativa da cui, a breve, prenderanno avvio delle concrete sperimentazioni territoriali. Perché fare si deve, fare si può. Anche nel nostro Salento. Il manifesto nazionale opera inoltre un forte richiamo anche alla Convenzione –Raccomandazione dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro contro i temi della violenza di genere nei luoghi di lavori. Un tema spesso rimosso dal pubblico dibattito, ma su cui si è inteso accendere un faro mediante la sottoscrizione dello specifico accordo con Confindustria del 2016, recepito anche a livello territoriale. Un impegno che non può e non deve essere relegato al solo 8 marzo, ma che deve connotare l’ordinaria quotidianità.