Modifiche allo Statuto e alla legge elettorale: Colecchia, ascoltare anche le parti sociali
CISL PUGLIA - “È una buona notizia quella della ripresa della discussione sulle modifiche allo Statuto ed alla legge elettorale delle Regione Puglia”. Così il Segretario della Cisl di Puglia, Giulio Colecchia, in merito all’annuncio del mandato esplorativo affidato al Presidente della Commissione Affari istituzionali Giannicola De Leonardis.
La Cisl rilancerà, nel corso della Manifestazione nazionale che ha promosso insieme alla UIL a Roma per sabato 18 giugno prossimo, oltre ai temi della riforma fiscale, a quello della crescita economica e della legge sulla non autosufficienza, la richiesta per una riduzione dei costi della politica che, incidendo direttamente sui bilanci pubblici nazionali, regionali e locali, determinano ingiustificati aumenti della pressione fiscale sui cittadini.
“Anche in Puglia, come nel resto del Paese – osserva Colecchia – i cittadini avvertono l’esigenza di una riduzione dei carichi istituzionali e dei costi della politica sui conti pubblici insieme ad una maggiore rispondenza della rappresentanza di genere nel Consiglio regionale. In Puglia ci si è incamminati verso una riduzione di alcuni Enti superflui con la eliminazione delle Comunità montane, ma molto c’è ancora da fare. Ridimensionare il numero di Consiglieri e di assessori, riequilibrare la rappresentanza delle donne, evitare il moltiplicarsi di Enti e strutture che servono più da ‘accoglienza’ per politici o amici da sistemare, dare concretezza ai luoghi di confronto partenariale, rappresentano soltanto alcuni degli aspetti di cambiamento necessari, ma essenziali per coniugare efficienza, efficacia e reale rappresentatività, il tutto nell’interesse di una democrazia più avanzata e di una responsabile partecipazione che ridia fiducia verso la politica”.
“Ci auguriamo che questo percorso, oltre al naturale coinvolgimento degli organi istituzionalmente preposti (Presidente, gruppi consiliari e Consiglio Regionale, ecc.) venga aperto al contributo della società civile ed in particolare delle rappresentanze del mondo del lavoro e di quello produttivo. Vogliamo essere ascoltati anche noi in questo processo – conclude Colecchia – perché abbiamo proposte ed idee da mettere in campo per contribuire a rendere la politica e le istituzioni più vicine ai cittadini ed ai loro problemi”.