Manovra: Bonanni, no a sacrifici senza tagli alla politica
CISL PUGLIA - "Cosa non va nella manovra? Il fatto che chi chiede sacrifici immediati agli altri poi prende tempo per fare la sua parte". Lo dice al Corriere della Sera Raffaele Bonanni, segretario generale della Cisl, che dal governo sui tagli ai costi della politica si aspettava "di più". Sulle pensioni, afferma, "il Parlamento dovrà intervenire" e "subito". "Abbiamo apprezzato che sull´allungamento dell´età pensionabile delle donne nel lavoro privato il governo abbia scelto, come chiedevamo, di rendere molto graduale il processo - prosegue - e di spostare al 2032 il raggiungimento dell´effettiva parificazione. Abbiamo anche valutato positivamente l´anticipo al 2014 dell´aggancio del meccanismo previdenziale alle aspettative di vita", ma "non ci aspettavamo e non possiamo accettare il depotenziamento della rivalutazione automatica degli assegni dalle 3 alle 5 volte il minimo Inps". "Un intervento sulle pensioni superiori a cinque volte il minimo può anche andare - aggiunge -. Si parla di somme sopra i 2.300 euro. Ma per le fasce inferiori no. Non si possono trattare tutte alla stessa stregua. Occorre semmai usare graduazione, differenziando i pesi". "Per i tagli nei finanziamenti dei partiti - sottolinea -, negli emolumenti e nel funzionamento di tutti i livelli istituzionali e amministrativi si è scelta la strada della cautela. Si prevede la costituzione di una commissione ad hoc, si rinvia alla prossima legislatura, si prende tempo. Sui pensionati, zac, si taglia subito".
FONTE ANSA
In allegato l´intervista al Corriere della Sera