Manovra, ticket; Bonanni: vertenze in tutte le regioni
CISL PUGLIA - "La Cisl si mobiliterà in tutte le regioni d´Italia perché le strutture sindacali chiedano tavoli di verifica immediati con i Presidenti delle regioni per individuare risorse alternative, a partire dal taglio dei costi della politica, alla introduzione dei tickets, innescando per questo delle vertenze sindacali a livello regionali a tutela delle fasce più deboli". E´ questo l´annuncio del Segretario Generale della Cisl, Raffaele Bonanni che oggi riunisce la segreteria della Cisl. "Congelare il ticket sanitario previsto dalla manovra economica, come hanno deciso di fare alcune regioni, e´ sicuramente una buona scelta´", ha detto Bonanni. "Si può fare benissimo a livello regionale quello che andrebbe fatto sul piano nazionale: tagliare i costi della politica, accorpare comuni, province, enti inutili e amministrazioni troppo dispendiose. Bisogna continuare fortemente su questo piano, perche´ abbiamo bisogno di esempi concreti di cambiamento in tutti gli ambiti della vita politica ed istituzionale ".
Tra le misure previste dalla manovra, scatta l´aumento dei ticket: 10 euro sulle prestazioni specialistiche e 25 euro sui codici bianchi al pronto soccorso; al momento le Regioni che hanno detto di volersi adeguare alla nuova normativa sono sei: Lazio, Liguria, Lombardia, Calabria, Sicilia, Basilicata. Dalla lista si è sfilato il Veneto. Nella lista dei ´contrari´ (oltre al neo arrivato Veneto) figurano Umbria, Toscana, Emilia Romagna, Sardegna, Val d´Aosta e Trentino Alto Adige. La situazione è ancora in corso di valutazione in Piemonte, Campania, Marche e Friuli Venezia Giulia.
Una decisione valutata positivamente dal segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni. È una scelta, ha commentato il numero uno di via Po, a margine di un convegno regionale della Cisl, "che va incontro alle difficoltà delle persone che hanno meno". Riferendosi poi all´Emilia-Romagna, Bonanni ha lodato l´Amministrazione regionale, tra l´altro una delle prime a pronunciarsi sul ticket: "Ho visto che qui hanno tagliato alcuni costi della politica e delle amministrazioni. Bisogna continuare fortemente su questo piano, perchè abbiamo bisogno di esempi".
Un esempio che, ad oggi, dal Governo non è venuto, concentrato come è stato sui tagli al welfare e sviando invece dall´affrontare i costi della politica. "La manovra - ha detto Bonanni - va fatta, ma l´equità è d´obbligo. Soprattutto le caste devono dimostrare di essere le prime ad essere colpite. Invece vedo che la maggioranza, il Governo e l´intero sistema politico devia e non tocca nè i costi della politica, nè riduce i livelli amministrativi e istituzionali". Per il segretario Cisl "si sono messi d´accordo per non fare nulla su quel versante e ritornare sempre sul welfare". Ha poi ricordato che il suo sindacato si è già mobilitato su questo tema. "E continueremo a farlo - ha promesso - per chiarire bene qual è il comportamento di ciascuno". Per Bonanni "non è un problema solo di soldi, ma anche di esempio". Dentro la manovra economica, ha fatto notare infine, sui costi della politica sono stati messi solo sette milioni, "rispetto ai miliardi e miliardi caricati sul welfare".
E.C.
FONTE CONQUISTEDELLAVORO.IT