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Pensioni, Bonanni: decisamente contrari ad ogni modifica


Pensioni, Bonanni: decisamente contrari ad ogni modifica

CISL PUGLIA - Nulla di fatto sul nodo pensioni. Il Cdm di ieri si è concluso dopo un´ora e mezza senza aver preso nessuna decisione sulla riforma delle pensioni. La trattativa tra Pdl e Lega prosegue, ma non è previsto per oggi nessuno nuovo Consiglio dei ministri. Oggetto della trattativa sarebbe il ritorno alla legge Maroni che prevedeva a partire dal 2010 un´età minima per la pensione di anzianità di 61 anni (62 per gli autonomi), età aumentabile di un anno nel 2014. La legge del 2004 che conteneva lo scalone nel 2008 da 57 a 60 anni di età minima per la pensione anticipata poi cancellata dal Governo Prodi prevedeva un aumento dell´età anagrafica più veloce della legge Damiano ora vigente (61 anni di età minima per i lavoratori dipendenti solo nel 2013). Questa mediazione potrebbe essere sostenibile per la Lega che già la accettò nel 2004 con Maroni ministro. Probabilmente però il passaggio a 62 anni come età minima sarà previsto prima del 2014 mentre sarà inserita un età minima per l´uscita anche per coloro che vanno in pensione con 40 anni di contributi (che ora possono andare a riposo a qualsiasi età). Naturalmente a qualsiasi età minima che fosse fissata per la pensione anticipata andrà aggiunto il periodo della finestra mobile (12 mesi per i dipendenti, 18 per gli autonomi) e l´adeguamento dell´età legata all´aspettativa di vita prevista dalle manovre correttive del 2010 e del 2011. Per il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni:"“Siamo decisamente contrari alla modifica dell’assetto delle pensioni. Saremo contrarissimi finchè non vediamo in piedi una patrimoniale che esclude chi ha solo una casa, i costi della politica e delle amministrazioni, la vendita del patrimonio pubblico, perché credo che il governo debba dare l’esempio: prima di tutto deve mettere a disposizione quello che ha, poi si parla di altro. Questa confusione sulle pensioni è un modo per evitare di andare a colpire coloro che evadono. Siamo davvero scandalizzati che si parli ancora di condoni. Pare che anche vogliano mettere in discussione il Durc che è uno degli strumenti principali per combattere il lavoro nero e l´evasione contributiva. Se si vuole parlare di pensioni, bisogna dare garanzia ai giovani a partire dalla obbligatorietà della previdenza integrativa, al dimezzamento delle tasse ed alla parificazione dei contributi”.
Fonte Conquistedellavoro.it

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