Disagi negli uffici postali pugliesi: segnalazioni agli sportelli Adiconsum; ancora una volta bloccato il sistema informatico
Secondo il Segretario regionale Giovanni d´Elia le sanzioni per ritardato pagamento dovrebbero essere a carico di Poste Italiane
ADICONSUM - “Il risultato della giornata di passione per i cittadini, alle prese con ritardi e blocchi a macchia di leopardo che hanno rallentato l’attività ordinaria negli uffici postali della Puglia, è stato quello di registrare decine e decine di consumatori ed utenti che hanno letteralmente preso d’assalto il portale internet di Adiconsum Puglia per denunciare il blocco delle operazioni al pubblico a seguito dell’interruzione della rete informatica di Poste Italiane”.
Il Segretario generale dell’Adiconsum Puglia, Giovanni d’Elia, non usa mezzi termini nel riportare le lamentele dei cittadini che da ieri mattina hanno cliccato sul sito dell’associazione di consumatori o hanno visitato le sedi sparse in Puglia per denunciare le code e i rallentamenti nei servizi. “Insieme all’assenza di comunicazioni al pubblico da parte dei vertici aziendali su quanto stesse succedendo – osserva d’Elia – troppi sono stati i disagi ai quali i cittadini sono stati chiamati. Siamo alle solite – aggiunge – si sono ripetuti i problemi al sistema informatico di Poste Italiane. Eppure la direzione dell’azienda ci aveva garantito che non sarebbe più successo: se questo è il risultato degli enormi sforzi finanziari che la società Poste ha sostenuto per aggiornare il sistema informatico, siamo veramente sconcertati. Cosa succederà per i pagamenti in scadenza”?
L’Adiconsum di Puglia chiede a Poste Italiane di farsi carico delle eventuali sanzioni per ritardato pagamento da parte dei consumatori.
“Oltretutto – è l’amaro commento di d’Elia – ieri gli uffici postali erano zeppi di pensionati in attesa di riscuotere e di cittadini esasperati dal blocco di qualsivoglia operazione finanziaria agli sportelli. E a gestire la palpabile tensione degli utenti sono ancora una volta gli incolpevoli addetti al pubblico che subiscono le lagnanze dei cittadini”.