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Ilva: sciopero ad oltranza. Bonanni, salvaguardare e risanare il sito di Taranto o avremo una voragine occupazionale

Dopo il sequestro dell´area a caldo e gli arresti dei dirigenti del siderurgico i sindacati di categoria con i lavoratori proseguono con i blocchi e i presidi agli ingressi del capoluogo ionico


Ilva: sciopero ad oltranza. Bonanni, salvaguardare e risanare il sito di Taranto o avremo una voragine occupazionale

CISL PUGLIA - Confermato lo sciopero ad oltranza nell´assemblea dei lavoratori dello stabilimento Ilva di Taranto, dopo che ieri è scattato il sequestro dell´intera area a caldo e sono stati fatti arresti tra dirigenti ed ex dirigenti nell´ambito dell´inchiesta sull´inquinamento ambientale. I sindacalisti di categoria sollecitano un intervento del premier Monti sulla vicenda. Proseguono i blocchi stradali da parte dei lavoratori con presidi agli ingressi di Taranto. Il caso, ha spiegato il ministro dell´Ambiente Clini, va oggi al consiglio dei ministri. Gli ambientalisti: la storia di Taranto cambia per sempre, la magistratura è intervenuta dove la politica ha fallito.
"Bisogna salvaguardare e risanare il sito dell´Ilva di Taranto altrimenti avremo una voragine occupazionale e la salute non migliorerà", ha detto il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, ospite di Radio Anch´io. Lo stabilimento dell`ILVA di Taranto è ad oggi, come singolo impianto, il più grande d`Italia per il numero di dipendenti diretti: nell`Italia del Sud, pertanto è localizzato il primo complesso industriale del Paese. Al 31 ottobre 2010 erano in servizio nella fabbrica 15 dirigenti, 91 quadri, 1.163 impiegati, 854 equiparati, 9.878 operai per un totale di 12.001 addetti. Aggiungendo i 226 lavoratori interinali, il personale in forza nella fabbrica ammontava a 12.227 unità, di cui il 98% costituito da uomini. Negli ultimi due mesi del 2010 hanno raggiunto l`età pensionale 306 persone e l`organico si è attestato a fine dicembre a 11.695 unità, mentre gli interinali sono scesi da 226 a 125.
FONTE CONQUISTE DEL LAVORO

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