Ddl riforma Servizi pubblici: Colecchia, senza concertazione non si possono affrontare riforme su rifiuti e Tpl

Per la Cisl non si capisce perché su argomenti di questa portata, sui quali si giocano interessi e partite diverse, si eluda il confronto preventivo con le parti sociali

CISL PUGLIA - E’ incredibile. Ancora una volta l’urgenza è portata a motivazione e a pretesto per saltare il confronto con le parti sociali. E’ quanto accaduto in merito al Disegno di Legge regionale di riordino dei servizi pubblici locali che, tradendo l’impegno del Governatore a discuterlo preventivamente con il sindacato per gli evidenti riflessi sociali e di tutela del personale interessato, ci viene proposto in discussione nella Commissione consiliare.
Considerando che l’articolato e stato modificato più volte, diventa quanto mai retorico e non produttivo di cambiamenti un confronto istituzionale nel quale il sindacato non viene messo in grado di formulare proposte ma solo osservazioni.
E’ questa la motivazione per cui il sindacato pugliese ha sostanzialmente rigettato un percorso che, per quanto riguarda la gestione dei rifiuti, propone un accentramento di competenze compromettendone l’economicità e la qualità del servizio al cittadino mentre sui trasporti crea costose sovrastrutture e non rafforza l’unitarietà gestionale regionale del Trasporto pubblico locale, tra ferro e gomma, sul quale abbiamo molto insistito con l’assessore Minervini. Non si capisce perché su argomenti di questa portata, sui quali si giocano interessi e partite diverse, si eluda il confronto preventivo con le parti sociali.