Rischio esclusione sociale in Puglia mentre stagna la crescita: Colecchia, sostenere le famiglie
Nel 2012 la Caritas ha distribuito 1 milione di sacchi spesa con beni di prima necessità
CISL PUGLIA - “E’ sulle famiglie pugliesi che si stanno scaricando i pesi maggiori, le più gravi emergenze e necessità”. Così il Segretario generale della Cisl regionale, Giulio Colecchia, nel corso della consueta conferenza stampa di inizio d’anno traccia un bilancio del trascorso 2012 guardando alle emergenze che ci attendono nel 2013.
“Quella che stiamo vivendo – aggiunge – non è solo la crisi più grave dal dopoguerra, ma è anche la più lunga ed in Puglia la Caritas rileva una crescita esponenziale di casalinghe e anziani che si rivolgono ai loro centri di assistenza (circa 80mila contatti con la distribuzione di 75 milioni di kg di generi alimentari di prima necessità – in pratica 1 milione di sportine da 7,5 kg –)”.
La crescita della povertà in Puglia, secondo la Cisl, richiede più incisive ed articolate politiche di contenimento attraverso il rafforzamento degli ammortizzatori sociali e di quelli familiari mentre la disoccupazione ha raggiunto livelli da primato (16,1%) colpendo soprattutto i più giovani (30%). La Cisl di Puglia ha elaborato una sua ‘proposta per lo sviluppo’ articolata in 4 ambiti: Crescita con l’obiettivo di aumentare il benessere e la protezione sociale; più inclusive e meno dispersive politiche sociali; Ottimizzazione della spesa (ricordando che i fondi europei per la programmazione 20014/20 diminuiranno per l’Italia; Fisco (riduzione IRPEF).
Le proposte della Cisl riguardano, tra l’altro, i giovani – il sostegno all’apprendistato manca ancora delle linee guida – lo sviluppo ecosostenibile e l’innovazione. “Inoltre – osserva Colecchia – il secondo livello di contrattazione è strumento essenziale per migliorare competitività, produttività e dare salario aggiuntivo”.
Riguardo la sicurezza sul lavoro la Cisl di Puglia segnala che il disegno di legge popolare, presentato lo scorso anno, è passato dalla VI Commissione al Consiglio e ne auspica una sua approvazione prima della fine della consiliatura.
“In questo contesto – spiega il leader sindacale – il partenariato deve uscire fuori da inutili ed inefficaci rituali e pretendere un ruolo di codecisione negli orientamenti programmatici e di vigilanza nelle fasi attuative”.
“Il riordino della sanità è ancora incompiuto – continua Colecchia – e marcia a rilento proprio nei servizi ai cittadini, si è solo tagliata la spesa;” così come “molta retorica deve essere abbattuta in merito all’affermazione di una vera cultura di genere (nel lavoro, nell’impresa, nella rappresentanza istituzionale) che deve ancora farsi strada (vedi legge regionale sul doppio voto)”.
Sul fronte dei rapporti con la Regione Puglia la Cisl, con convinzione, afferma di esser di fronte ad un approccio da ‘dialogo sociale per necessità’ da parte della Giunta piuttosto che di ‘concertazione.
“Non sappiamo quando e se si andrà alle elezioni per il Consiglio regionale – conclude Colecchia – ma crediamo che questa fase, oramai comunque prossima, dovrà essere vissuta dalla politica con una forte attenzione alle situazioni di difficoltà (tante) ed alle debolezze (ancora numerose). Uno sguardo approfondito alle condizioni reali di tante famiglie pugliesi potrà essere l’approccio vincente per riavvicinare la gente alla politica”.