Tasse: Agenzia delle entrate, il Redditometro non "colpirà" i pensionati; soddisfazione della Fnp
La corrispondenza di Rodolfo Ricci dal quotidiano della Cisl Conquiste del Lavoro
CISL PUGLIA - I pensionati possono stare tranquilli: il redditometro non li riguarderà. La rassicurazione arriva direttamente dall´Agenzia delle Entrate che ribadisce l´obiettivo di colpire "l´evasione spudorata e i finti poveri". L´Agenzia ricorda anche che sono fuori dai controlli le spese che si discostano dal reddito fino alla franchigia di 12.000 euro l´anno e che i controlli che verranno effettuati con questo strumento saranno 35.000 l´anno, meno di uno ogni mille contribuenti.
"I pensionati, titolari della sola pensione, non saranno mai selezionati dal nuovo redditometro che è uno strumento per individuare i finti poveri e l´evasione ´spudorata´, ossia quella ritenuta maggiormente deplorevole dal comune sentire", dichiara l´Agenzia delle Entrate per fornire chiarimenti dopo che alcuni giornali avevano lanciato allarmi proprio sulla categoria dei pensionati.
Per evasione ´spudorata´, torna a spiegare l´Agenzia, si intendono i casi in cui alcuni contribuenti, pur evidenziando una elevata capacità di spesa, dichiarano redditi esigui, usufruendo così di agevolazioni dello Stato sociale negate ad altri che magari hanno un tenore di vita più modesto. A conferma di questo, "già in fase di selezione, le posizioni con scostamenti inferiori a 12.000 euro non saranno prese in considerazione". E ancora: la convenzione annuale con il ministero dell´Economia stabilisce che l´Agenzia delle Entrate dovrà effettuare ogni anno 35.000 controlli utilizzando il redditometro. Un numero contenuto e che inserisce l´accertamento sintetico tra i diversi strumenti a disposizione del Fisco per la lotta all´evasione. "È ovvio - sottolineano ancora le Entrate - che l´azione sarà efficace se diretta a individuare casi eclatanti e non di leggeri scostamenti tra reddito dichiarato e quello speso".
Tirano un sospiro di sollievo i sindacati dei pensionati e le associazioni dei consumatori. "Accogliamo con soddisfazione la decisione di escludere i pensionati dal redditometro", ha commentato segretario generale della Cisl Pensionati, Gigi Bonfanti. "Il fatto che l´Agenzia delle Entrate abbia voluto sottolineare l´esclusione dei pensionati e comunque delle posizioni con scostamenti inferiori a 12.000 euro dai calcoli riguardanti il redditometro - continua Bonfanti - ci sembra una forma di rispetto nei confronti di quella categoria di cittadini con un reddito minimo che già fanno fatica a portare avanti una vita dignitosa e che, con questo nuovo strumento, sarebbero stati costretti a subire l´umiliazione di giustificare anche le più piccole spese". "Ci auguriamo - conclude il segretario generale Fnp Cisl - che questo sia solo il primo passo, anche per il governo che verrà, verso l´adozione di misure rivolte ad un welfare davvero vicini ai cittadini, in particolar modo a quelli che, come i pensionati, hanno sempre pagato le tasse, nonostante il grave momento di crisi che stavano e stanno tuttora vivendo".
La strategia è chiara: colpiti dal fuoco amico e nemico di una campagna elettorale senza esclusione di colpi, all´Agenzia delle Entrate preparano le contromisure. Il caso - o forse il destino - ha voluto che l´entrata in vigore del nuovo redditometro coincidesse con l´inizio delle danze nelle urne. Marce indietro non ne sono possibili, sarebbe la negazione di una strategia antievasione iniziata ben prima dell´arrivo di Monti a Palazzo Chigi. Ma un aggiustamento ci sarà.
Il redditometro non sarà una ´arma di accertamento di massà. Su 40 milioni di contribuenti meno di 40.000 verranno chiamati per rendere conto delle spese fatte e comunque si tratterà di casi di "evasione spudorata". Per le spese ci sarà comunque una franchigia di 12.000 euro. Dopo gli attacchi degli ultimi giorni, soprattutto da parte dei protagonisti della campagna elettorale, oggi l´Agenzia delle Entrate si difende spiegando come funzionerà il nuovo strumento di lotta all´evasione e tranquillizzando i contribuenti che non dovranno preoccuparsi di conservare scontrini dell´acquisto di frutta o pentole. La Corte dei Conti chiede però cautela nell´utilizzo del nuovo strumento evitando "un uso disinvolto delle informazioni non verificate". Intanto il direttore delle Entrate Attilio Befera ha avuto un colloquio con il premier Mario Monti; secondo fonti di Palazzo Chigi si è trattato di uno dei periodici incontri per fare il punto sulla lotta all´evasione. Sul redditometro torna all´attacco il Pdl con Angelino Alfano che chiede al premier di ritirarlo, mentre per il leader dell´Udc Pier Ferdinando Casini "la finalità del redditometro è giusta e deve essere applicato senza suscitare allarmismo". Sempre in tema di tasse in Senato è stato raggiunto un compromesso sulla Tares, la nuova tassa sui rifiuti che sostituirà Tarsu e Tia: l´entrata in vigore della tassa non slitta a luglio, come chiesto dalla Commissione Ambiente di Palazzo Madama, ma slitta a luglio il pagamento della prima rata.
Più decisi i consumatori: la normativa sul redditometro va rivista, eliminando le storture: la contabilità familiare non è equiparabile a quella aziendale, così come l´onere della prova non può essere a carico del contribuente, ha dichiarato il segretario generale dell´Adiconsum Pietro Giordano. Adiconsum chiede dunque che "la normativa sul redditometro venga rivista, eliminando quelle storture che rischiano di penalizzare i contribuenti più onesti. Non è possibile - continua Giordano - che si chieda retroattivamente alle famiglie la conservazione delle ricevute e delle fatture dal 2009, così come non è possibile che l´onere della prova sia a carico del consumatore e non dello Stato. Su quest´ultima stortura, tra l´altro, si è espressa anche la Corte di Cassazione. Vista l´enorme mole di dati in possesso dello Stato, compreso l´accesso ai conti correnti personali - conclude Giordano - oggi sono possibili tutti i controlli per colpire duramente i veri evasori fiscali e non accanirsi su chi, magari dopo 30 anni di sacrifici, si è permesso una vacanza di 3.000 euro".
FONTE CONQUISTE DEL LAVORO