Documento di sintesi del Partenariato Sociale
CISL LECCE - CGIL - CISL - UIL
CONFINDUSTRIA - CONFARTIGIANATO
CNA – API – CLAI – CASA ARTIGIANI
e Federazioni di categoria del settore Industria
LECCE
DOCUMENTO DI SINTESI
DEL PARTENARIATO SOCIALE DELLA PROVINCIA DI LECCE PER AFFRONTARE LA CRISI DEL SETTORE INDUSTRIALE
La crisi internazionale in atto e il brusco calo del clima economico stanno determinando forti diminuzioni sul fronte della produzione industriale in percentuali mai registrate dall’inizio del secolo scorso.
I dati dell’INPS certificano questo momento difficile. La CIG al 31/12/2008 ha evidenziato 1.000.000 di ore utilizzate dagli ammortizzatori in più rispetto al 2007 con un incremento annuale pari al 28%. In provincia di Lecce le ripercussioni sono evidenti e palpabili quando si guarda nei vari settori:
- Nel Metalmeccanico a partire dalla FIAT-CNH e dal suo indotto, compreso quello dell’auto, per giungere ad OMFESA, i lavoratori a vario titolo interessati dalla Cassa Integrazione Guadagni o dagli ammortizzatori in generale sono circa 2.500;
- Nel settore Tessile-Abbigliamento-Calzaturiero, tra Gruppo Filanto, Adelchi, Gruppo Romano e la miriade di piccole e micro aziende dell’indotto, i lavoratori interessati sono circa 5.000.
- Nell’Edilizia, se non si bandiscono e cantierizzano subito una serie di opere non ultime la S.S. 275 (Maglie-Leuca), la Bradanico Salentina e la Regionale 8, le conseguenze saranno disastrose.
Pertanto, il partenariato socio-economico della provincia di Lecce, nello specifico composto da CGIL, CISL, UIL, Confindustria, Confartigianto, CNA, API, CLAI e CASA, ritiene di dover investire le istituzioni e la politica locale, regionale e nazionale con una piattaforma di misure, accorgimenti e provvedimenti ritenuti indispensabili a fronteggiare la crisi che attanaglia il territorio con l’obiettivo di superarla.
La tradizione storica del partenariato sociale in provincia di Lecce, forte dei risultati raggiunti nel tempo con i vari strumenti di volta in volta adottati quali: i Contratti di Gradualità, i Patti territoriali e la programmazione negoziata ed i Piani strategici territoriali, ha determinato la condivisione del presente documento sulla falsa riga dell’avviso comune indicando le linee strategiche da seguire per raggiungere l’obiettivo suddetto.
Tre le direttrici che vedono le parti sociali concordi:
1. Misure anticicliche;
2. Misure a favore delle aziende;
3. Ammortizzatori sociali.
1) Per Misure anticicliche si intende la messa a bando, il finanziamento e la cantierizzazione di tutte le opere infrastrutturali che il territorio leccese aspetta da anni quali:
- la S.S. 275, la Regionale 8, la metropolitana di superficie ed il ribaltamento della stazione di Lecce;
- tutti gli interventi in materia di edilizia scolastica e ospedaliera; il ciclo di trattamento dei rifiuti, delle acque e dell’ambiente;
- iniziative che possono aiutare il territorio ad ammodernare le infrastrutture, a creare occasioni di lavoro e a rendere il territorio stesso competitivo per attrarre investimenti.
2) Misure a favore delle Aziende che dovranno prevedere:
- La defiscalizzazione degli oneri sociali a tutte le aziende che operano nelle regioni dell’Obiettivo 1 (Mezzogiorno);
- La riduzione dei tempi di pagamento della pubblica amministrazione rispetto alle aziende;
- Sospensione di azioni esecutive di Equitalia nei confronti delle aziende che hanno in corso procedure per debiti;
- Revisione dell’applicazione del regime di “Basilea 2” per renderli flessibili in funzione del superamento della crisi attuale;
- Operazioni di consolidamento dei debiti a breve;
- Mantenere le linee di fido attuali;
- Utilizzare al massimo i confidi e l’accesso al Fondo Centrale di Garanzia assicurando la “ponderazione zero”.
3) Gli interventi sulla base di finanziamento garantita dello stesso Fondo indispensabili in materia di ammortizzatori sociali, invece sono:
- Per un periodo transitorio di almeno tre anni pagamento diretto della CIG ordinaria da parte degli enti previdenziali;
- Integrazione a carico della Regione per recuperare la parte di retribuzione persa in presenza di contratti di solidarietà e della CIG;
- Per il triennio 2009–2011 computo della durata della CIG per 104 settimane al posto delle 52 attuali;
- Utilizzo delle risorse della formazione continua a favore dei lavoratori licenziati, con particolare riferimento alle fasce a rischio di esclusione sociale quali ultracinquantenni e donne;
- Utilizzo degli ammortizzatori sociali in deroga anche alle aziende con meno di 15 dipendenti;
- Nel settore degli artigiani, dagli Enti Bilaterali si rivendica l’utilizzo delle risorse accantonate per gli interventi a sostegno delle sospensioni, anche alle aziende che si iscrivono al momento, considerando sanatoria il versamento delle quote dell’anno in corso.
- Necessario un confronto serrato con l’INPS di Lecce per la definizione degli aspetti tecnici circa la CIG e le sospensioni.