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Cisl Taranto, Fumarola: il ruolo pastorale dei vescovi elemento di congiunzione nazionale


Cisl Taranto, Fumarola: il ruolo pastorale dei vescovi elemento di congiunzione nazionale

CISL TARANTO - La sensibilità dei vescovi italiani, per il Sud, è storicamente comprovata. Essa ha costituito, nel tempo, patrimonio comune di donne e uomini di buona volontà che, per il futuro del Mezzogiorno, oltre a rivendicare lavoro e sviluppo si piegano alla concretezza quotidiana dell’impegno sociale e politico.
La Cisl ionica e il suo Gruppo dirigente, nella prospettiva della partecipazione e del “Laboratorio/Taranto” varato nei mesi scorsi, certamente traggono anche oggi ispirazione da una dottrina sociale della chiesa universale che le conferenze nazionali dei vescovi assumono l’impegno di storicizzare. A partire dalla tenacia di liberarsi, nel Sud, dallo stato di necessità occupazionale diffusa.
Come a Taranto, ad esempio, cui il Governo oppone scippi (i fondi Fas) e ritardi ingiustificati, persino nella erogazione di finanziamenti già stanziati (portualità e non solo) per la realizzazione di nuove infrastrutture materiali e immateriali; e per la promozione di una qualità della vita degna di questo nome. Il nostro territorio, nell’analisi da noi condivisa con i vescovi italiani, che insistono molto anche in queste ultime settimane - senza sottacere le accorate parole del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano - evidenzia tutta l’emblematicità di un Mezzogiorno che continua a porre questioni concrete al Paese, risolvere le quali diventa elemento determinante di emancipazione e di crescita dell’Italia nel suo insieme.
Sono i problemi del lavoro, della famiglia, della casa, dell’economia, dell’educazione dei giovani, del diritto alla vita, della sanità, dell’attenzione alle aree e alle fasce sociali più deboli, a cominciare dagli anziani e dai non-autosufficienti. I vescovi – e per quanto ci riguarda la Cisl - chiedono a tutto il Paese di puntare con chiarezza e determinazione alla soluzione di questi problemi.
Ciò, fornendo risposte programmatiche adeguate, da sottoporre al consenso delle parti sociali, dei lavoratori, dei pensionati del Mezzogiorno che oggi, comprensibilmente, esprimono voglia di partecipazione attiva al cambiamento ma che attendono, contestualmente, un progetto di futuro di ricostruzione del Paese inteso come patria comune, in coerenza con i valori espressi nella nostra Costituzione.
La Cisl ionica rilancia, inoltre, la propria visione di “Agorà”, configurando il ruolo pastorale determinante dei vescovi come elemento di congiunzione nazionale e territoriale, mirato a ridare centralità alla persona, ad implementare sussidiarietà, coesione sociale, economia globale e solidarietà attiva. Tematiche, queste ultime, che non hanno di certo colore politico né esclusività religiosa, come sostenuto da Papa Benedetto XVI nell’enciclica “Caritas in veritate” i cui contenuti sono tutti da applicare, non soltanto da leggere!

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