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I sindacati denunciano: "la Marina Militare lascia i dipendenti civili senza acqua da bere"


I sindacati denunciano:

CISL TARANTO - Le OO.SS. FP CGIL CISL FP e UIL PA di Taranto apprendono con stupore e sgomento la unilaterale decisione della Marina Militare di Taranto di sospendere la somministrazione di acqua da bere ai dipendenti civili (ma non solo) che lavorano presso gli Enti della Difesa del territorio ionico.
La vicenda appare talmente paradossale che ogni possibile spiegazione appare risibile di fronte alla gravità del provvedimento e all’impatto sui lavoratori, così come sempre più lontana dalla realtà, che dovrebbe invece conoscere e governare, appare l’Amministrazione.
Probabilmente si è confuso il pudore dei dipendenti verso gli ultimi della società e coloro non hanno neppure un lavoro, con una supina acquiescenza verso condizioni igienico sanitarie che considerare precarie è un eufemismo.
Nella fattispecie in particolare non si comprende dove il personale delle officine, quello imbarcato sui pontoni, gli operai che si sporcano le mani e che grondano sudore (si proprio così anche se una costante disinformazione li ha resi invisibili!) possano adesso bere.
Non certo nei lavabi dei bagni che, pulizie notoriamente insufficienti, rendono infrequentabili anche per altri scopi.
Ed allora prima che il problema in argomento possa assumere dimensioni ed aspetti inusitati, FP CGIL CISL FP e UIL PA, nelle more dell’adozione in tutti i comprensori di appositi punti di distribuzione di acqua da bere, invitano a ripristinare la somministrazione sospesa.

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