Internalizzazioni: la Cisl e la Fps ionica alla Regione, urgente la definizione del percorso
CISL TARANTO - E’ da alcuni mesi che il confronto tra governo regionale e sindacati sul tema del processo di internalizzazione e dei servizi esternalizzati non riesce ancora a trovare uno sbocco utile a chiarire alle migliaia di lavoratori della Puglia e soprattutto di Taranto quale sarà il loro destino e se le legittime aspettative troveranno risposta nell’azione del governo regionale.
La CISL e la FPS CISL di Taranto ritengono, quindi, assolutamente urgente e non più rinviabile la definizione da parte della Giunta Regionale di Puglia del percorso e dei tempi di realizzazione dello stesso atteso che da un lato le procedure di gara relative a gran parte dei servizi esternalizzati sono ferme e dall’altro lo stesso processo di “internalizzazione” procede a rilento nonostante l’impegno sin qui profuso dalla Direzione dell’ASL ionica.
Nel dare atto al Presidente Vendola ed all’Assessore Fiore di aver sin qui valorizzato le relazioni sindacali con il coinvolgimento della cabina di regia regionale e delle rappresentanze sindacali confederali e di categoria regionali e territoriali è però giunto, a parere di queste Organizzazioni, il momento di definire chiaramente i servizi oggetto del processo di internalizzazione, le modalità ed i tempi di realizzazione degli stessi e le professionalità che saranno impegnate.
E’, inoltre, assolutamente urgente e non più rinviabile definire il coerente percorso di realizzazione delle gare di appalto, le modalità contrattuali e le tutele per gli operatori addetti al fine di consentire un progressivo miglioramento delle condizioni contrattuali, di lavoro ed economiche delle centinaia di migliaia di famiglie che da troppi anni attendono una chiara definizione del loro futuro occupazionale e familiare.
E’ pur vero che il quadro normativo relativo alle società pubbliche è divenuto ancora più complesso e poco chiaro e questo rende oggettivamente difficoltoso definirne tutti i contorni giuridici; ma è necessaria un’azione forte sia del governo regionale che delle sigle sindacali per l’obiettivo della realizzazione piena del processo di internalizzazione in Sanità.
Per far questo è fondamentale che il Governo regionale rompa gli indugi e chiarisca il punto politico e giuridico/amministrativo del percorso quale base di confronto con le rappresentanze sindacali in modo che ciascuno faccia la propria parte.
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Solo definendo questi elementi sarà possibile chiedere atti di responsabilità e di impegno alle rappresentanze sindacali ed ai lavoratori che vivono da troppo tempo nell’incertezza e nella confusione con realtà che, progressivamente, realizzano fughe in avanti e territori del tutto fermi sotto il profilo del processo di attivazione delle società “in house”.
Le norme varate recentemente dal Governo Berlusconi sulle società pubbliche, sulle modalità di affidamento dei servizi da parte delle Pubbliche Amministrazioni (modifiche operate all’art.23-bis del DL n.112/2008 convertito in legge n.133/2008), sulla valenza del costo del personale delle società pubbliche (modifiche all’art.18 del DL n.112/2008 convertito in legge n.133/2008) ma anche sulla spinta ad una nuova fase di estenalizzazione dei servizi pubblici (introduzione dell’art. 6 bis al D.Lgs n.165/2001) mettono in discussione un intero comparto di servizi pubblici, in un quadro di confusione e di indeterminatezza che non è più sopportabile.
Peraltro, queste norme mettono in discussione un intero comparto pubblico che coinvolge non solo la Sanità ma anche altri comparti come gli Enti locali (ed esempio: le società multiservizi ed altre società di Comuni e Province), gli Enti regionali (ad esempio: Acquedotto Pugliese ed altre società “in house” regionali), gli Enti territoriali come le società costituite dalle ASL, gli Enti decentrati (come ad esempio il progetto relativo alle attività dell’Arsenale della Marina Militare di Taranto).
Per questo la CISL e la FPS CISL di Taranto ritengono imprescindibile una fase di mobilitazione a livello territoriale, regionale e nazionale che punti:
1) alla definizione con il Governo nazionale di un quadro chiaro delle politiche nel settore degli affidamenti di servizi pubblici, di società pubbliche e di costo del personale;
2) alla definizione con il Governo regionale delle politiche che intende adottare nel settore dei servizi pubblici e delle società pubbliche, dei tempi e modalità del percorso di costituzione ed attivazione delle società “in house” delle Aziende Sanitarie, di definizione dei servizi da internalizzare e delle professionalità coinvolte, delle tutele occupazionali ed economiche per gli operatori coinvolti;
3) alla definizione con il Governo regionale del percorso di accelerazione delle gare da parte delle Aziende Sanitarie e di definizione di tempi, modalità, tutele occupazionali, contrattuali ed economiche per gli operatori addetti;
4) all’attivazione a livello territoriale di tavoli di confronto stabili con le Direzioni delle ASL per la verifica del rispetto dei percorsi definiti e delle regole che saranno condivise dalle OoSs ed approvate dal Governo regionale.
La CISL e la FPS CISL di Taranto ritengono non più rinviabile il chiarimento di quanto sopra e per questo sollecitano una immediata ripresa del confronto ai diversi livelli indicati.