La Borsci Liquori di Taranto snobba lavoratori e sindacati
FAI - Il management della Borsci Liquori S.p.A. ha pensato bene di ignorare, colpevolmente, la convocazione odierna, sollecitata da Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil all’assessore provinciale Vito Miccolis, perché finalmente fosse fatta luce sulle sorti presenti e future di questa azienda tarantina, titolare di un marchio prestigioso.
E così, a partire dalle ore 12, Assessore, Sindacati, rappresentante della Direzione provinciale del lavoro e di Confindustria, nonché una foltissima delegazione di lavoratori, hanno atteso invano comunicazioni eventualmente giustificative, magari via fax, mai arrivate.
Attualmente i 26 dipendenti della Borsci sono in cassa integrazione straordinaria, a far data dal 12 gennaio 2009; pertanto, tra poco meno di due mesi, saranno decorsi 12 mesi, periodo massimo per usufruire di detto ammortizzatore sociale.
Lo scorso 18 settembre, Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil ottennero un incontro con lo stesso management che rese nota l’esistenza di un potenziale partner pronto all’acquisto della maggioranza delle quote societarie, atteso il fatto che la stessa Famiglia Borsci si sarebbe riservato un ruolo di minoranza.
Le parti, a dire dell’Azienda, si sarebbero aggiornate alla fine del mese per condividere gli sviluppi della trattativa.
Nessuna convocazione a tutt’oggi, però, è mai arrivata.
Da qui la richiesta all’Assessore Miccolis di sollecitare l’incontro tra le parti, andato deserto, come detto.
Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil hanno già inoltrato al Prefetto, Dott. Alfonso Pironti una richiesta di convocazione urgente, perché si avvii un confronto finalmente chiarificatore sui destini aziendali.
Frattanto, a partire da lunedì prossimo Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil non escludono forme di protesta anche plateali dei lavoratori, presso la sede Aziendale al Q.re Paolo VI.