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Vertenza Adelchi: lettera aperta del Segretario generale della Cisl Lecce Pietro Stefanizzi


Vertenza Adelchi: lettera aperta del Segretario generale della Cisl Lecce Pietro Stefanizzi

CISL LECCE - Agli effetti della vertenza Adelchi, la Cisl di Lecce ritiene utile e produttivo esplicitare la propria posizione e, attraverso questo documento, tentare di sottrarre i problemi veri, quali i bisogni delle persone, il tessuto imprenditoriale e lo sviluppo del territorio, quindi il mantenimento del reddito e le prospettive aziendali, alla demagogia e alle facili strumentalizzazioni.
Per arrivare alle proposte è necessario puntualizzare il contesto animati dalla ricerca della costruzione di percorsi positivi e non condizionati dalla ricerca di responsabilità che, pure utile e necessaria, non è determinante nella ricerca di soluzioni in quanto fine a se stessa.
La vertenza Adelchi nel tempo si è sviluppata su un lunghissimo percorso di confronto tra proprietà e Organizzazioni Sindacali basato quasi esclusivamente sul tentativo di contenere i costi della manodopera agendo indistintamente sia sui filoni delle agevolazioni pubbliche, sia sui meccanismi offerti dal mercato del lavoro in termini di fiscalità e rendendo esigibili tutte le forme di ammortizzatori sociali, il tutto all’interno di uno scenario in continua evoluzione quale quello del settore T.A.C., interessato da un poderoso intervento di riposizionamento determinato anche dalla globalizzazione del mercato mondiale.
Dalla primavera scorsa, la vertenza ha assunto aspetti e dimensioni completamente sconosciuti e pericolosamente diversi. Dai bilanci delle società del gruppo e dalle dichiarazioni della proprietà abbiamo appreso:
• che le aziende hanno chiuso il bilancio 2008 con una perdita di 30 milioni di euro;
• che gli istituti creditori hanno esercitato le procedure di recupero delle esposizioni;
• che i fornitori, oltre a rivendicare il pagamento delle forniture arretrate, non erano disponibili ad ulteriori forniture;
• etc.
Nel mese di luglio, grazie all’impegno di Sua Eccellenza il Prefetto di Lecce, è stato convocato un tavolo con gli attori locali, le Istituzioni provinciali e regionali, i rappresentanti del Governo ed una delegazione di Parlamentari locali. Da quel momento, e nei vari appuntamenti a seguire, forse abbiamo però smarrito la governance della vertenza. Continuando infatti nel filone classico, ci siamo intestarditi nel rivendicare gli ammortizzatori e la ripresa certa della produzione, dimenticando o facendo finta di non sapere che gli snodi da superare nell’ottica della ripresa produttiva erano ben altri.
Già da quella riunione svoltasi in Prefettura a luglio, la Cisl di Lecce ha tentato, inascoltata, di convincere il tavolo che la ripresa della produzione poteva avvenire solo attraverso il coinvolgimento di nuovi ed interessati soggetti imprenditoriali ed utilizzando strumenti di interesse ed intervento pubblico come il Contratto di Programma.
Ciò poteva, e a nostro parere può ancora, realizzarsi attraverso un ruolo attivo del Ministero delle Attività Produttive ed il conseguente lavoro dell’Agenzia per l’attrazione degli investimenti: su questo percorso la Cisl a tutti i livelli si sente impegnata e auspica di registrare l’impegno di tutti gli altri soggetti interessati.
Inserire questa proposta all’interno del documento elaborato dalla task-force della Regione e della Provincia che traguarda ad una politica del settore T.A.C. e che merita attenzione ed approfondimento, può essere un fatto positivo; ragionare invece del documento in un’ottica di soluzione immediata della vertenza Adelchi, può significare solo vanificare un tentativo di ragionamento di sistema.
Per sottrarre la vertenza, gli operai, le istituzioni e le organizzazioni sindacali a strumentali pretestuosità e alla propaganda politica della campagna elettorale in corso, allo stato delle cose chiediamo a tutti i soggetti interessati di impegnarsi:
1. a garantire a tutta la manodopera la fruizione degli ammortizzatori sociali senza decurtazione alcuna del salario, fino alla conclusione della vertenza e ciò è possibile con l’impegno unitario della delegazione parlamentare;
2. ad attivare presso il Ministero delle Attività Produttive l’Agenzia per l’attrazione degli investimenti e ciò è possibile con l’impegno della delegazione di Governo;
3. a rendere pubblica la disponibilità della Regione Puglia a stipulare un eventuale Contratto di Programma .
Su questi punti vorremmo registrare e verificare gli impegni.
Pertanto, alle tante famiglie che ci guardano con ansia carica di risposte immediate e che una volta disattese portano alla disperazione, per il rispetto che dobbiamo loro, ad esse noi diciamo che il senso di responsabilità che ci ha sempre contraddistinto e la volontà vera di difendere i loro interessi e la loro intelligenza ci porta ad impegnare il tavolo di confronto su questi argomenti concreti sottraendolo al tentativo di farlo diventare teatro di scontro e propaganda elettorale così come emerge dalle proposte di iniziative apparse sui giornali, tanto fantasiose quanto offensive delle persone e dei problemi che giornalmente esse vivono.
Nel tentativo di leggere i comportamenti di più persone coinvolte nella vertenza, sullo sfondo resta una domanda senza risposta: ”cui prodest?”
Cordiali saluti.
Il Segretario Generale
Piero Stefanizzi

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