Fiat Cnh: 17 milioni di euro di investimenti. Calò, Fim Cisl, è il risultato di una seria contrattazione
FIM - Si è svolto ieri l’incontro tra la Direzione della Fiat CNH e le Organizzazioni Sindacali scriventi. Scopo dell’incontro era esclusivamente la chiusura della procedura di mobilità, avviata dall’azienda giorni addietro, rivolta a 82 lavoratori (69 operai e 13 impiegati) dello stabilimento di Lecce,con il requisito pensionistico nell’arco dei prossimi 4 anni. Oltre all’accordo sulla mobilità, con annessi incentivi secondo una tabella allegata valida per tutti i lavoratori, l’azienda ha anche richiesto, e ottenuto, l’estensione del limite temporale per la collocazione dei lavoratori in mobilità a sei mesi (invece che 4) facendo sì che tale limite coincidesse con la fine della Cassa Integrazione Straordinaria tutt’ora aperta, con il sua fine al 30 Ottobre p.v..La Fiat ha inoltre reso noto il volume considerevole di investimenti per l’anno corrente, ed il prossimo anno (20 milioni di Dollari pari a circa 17 milioni di €uro); investimenti soprattutto nell’area Terna e Wheel Loader oltre che una parte di spese per nuovi lanci, adeguamento normative,sicurezza e qualità. Riguardo alle produzioni reali l’azienda ha confermato il lancio della nuova terna (TB44 e TB53) entro Giugno pv con avvio a regime delle linee a partire da Settembre pv e con volumi di circa 100 terne/mese. Azienda e sindacato, inoltre, hanno sottoscritto un verbale di riunione sull’organizzazione del lavoro e sulla prestazione lavorativa concernente principi di flessibilità, incremento produttivo, gestione e sviluppo del WCM,competitività e qualità, prevedendo, fin d’ora, una verifica sull’andamento dei temi suddetti a Settembre pv. Un Sindacato serio, autorevole e rappresentativo, quale quello confederale Leccese, non può che essere soddisfatto del lavoro fin qui svolto per consolidare, rafforzare e sviluppare lo stabilimento di Lecce. Riteniamo un fatto positivo la scelta di Fiat di fare così importanti investimenti a Lecce e ci aspettiamo che, oltre al lancio di nuovi prodotti e all’auspicabile aumento dei volumi produttivi, si rimetta mano all’avvio di nuovi posti di lavoro, non solo per colmare il delta oggi esistente tra i lavoratori collocati in mobilità e gli apprendisti trasformati a Novembre u.s., ma anche per dare un segnale forte al territorio Salentino e una prospettiva ai nostri giovani disoccupati.