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Cisl Taranto: le celebrazioni per il primo maggio


Cisl Taranto: le celebrazioni per il primo maggio

CISL TARANTO - “Lavoro, Legalità e Solidarietà”: ecco le parole d’ordine di Cgil, Cisl e Uil per la Festa internazionale del lavoro, del 1° maggio 2010. Festa che ripropone e rilancia, specie per i più giovani, i valori simbolici della storia ultrasecolare scritta dai lavoratori e dai loro Sindacati. Storia che, al Nord e al Sud del mondo, vorremmo fosse declinata sempre al futuro e continuamente alimentata dai principi irrinunciabili di democrazia, libertà, partecipazione, pluralismo, integrazione, accoglienza, pari opportunità, dignità della persona umana.
Emblematica e fortemente condivisibile, è stata la decisione di Cgil, Cisl e Uil nazionali, di festeggiare il 1° maggio 2010 nella città calabrese di Rosarno, centro della Piana di Gioia Tauro. Qui, lo scorso gennaio, la rivolta di lavoratori immigrati impegnati in Agricoltura e accampati in condizioni disumane in strutture fatiscenti, segnò un momento alto di denuncia dello sfruttamento e del lavoro a nero di migliaia di loro.
Rosarno, dunque, come luogo-simbolo dell’Italia che considera la legalità e la trasparenza nell’economia condizioni ineludibili per l’emancipazione sociale e culturale di qualunque territorio, ovunque esso sia geograficamente posizionato, nella convinzione che l’ingiustizia consumata in un solo luogo sia un vero e proprio attentato alla giustizia in tutti i luoghi del mondo.
Rosarno, Calabria, Mezzogiorno, Taranto: sono i territori simbolici di un’Italia disuguale e di donne e uomini che insieme con Cgil, Cisl e Uil chiedono, ancora una volta e con forza, alla Politica e alle Istituzioni nazionali, regionali, locali, interventi concreti, perché sia rilanciato il sistema economico-produttivo e sociale del Sud del Paese e perché sia tutto il Paese a beneficiarne, anche in prospettiva europea e di risposta alla concorrenzialità agguerrita dei mercati internazionali.
Per Taranto e il suo territorio, in particolare, la Festa del Lavoro 2010 costituisce ennesima occasione di denuncia e di allarme, a causa degli innumerevoli fronti vertenziali ancora aperti e delle sofferenze occupazionali e familiari di migliaia e migliaia di lavoratori, moltissimi dei quali giovani o ultracinquantenni, espulsi dai cicli produttivi e attualmente in cassa integrazione, in mobilità o già disoccupati.
Sono i fronti caldi, alla ribalta della cronaca quotidiana, di: In&Out di Teleperformance, Appalto Arsenale, Appalto Ilva, Semat, internalizzazioni, tagli drastici dei precari nella Scuola pubblica, appalti storici dei servizi di pulizia nelle Scuole statali, interinali Ilva, cassintegrati e in mobilità rivenienti dal dissesto del Comune di Taranto, centinaia e centinaia di cassintegrati in deroga nel settore della media e piccola distribuzione, cui aggiungere non per ultimi i casi di mobilità richiesta della Centrale del Latte (ex Parmalat) e i cassintegrati della Borsci S.p.a., ecc.
Per questo vero e proprio dramma sociale, la cui amara realtà stride con i criteri di rilevazione dell’Istat circa la presunta sostenibilità, rispetto al resto della Puglia, del tasso di disoccupazione a Taranto, Cgil, Cisl e Uil ioniche ribadiscono e rilanciano la propria ferma volontà di non recedere, al grido di “Lavoro, Legalità e Solidarietà”, dalla rivendicazione concertata di uno sviluppo sostenibile, che dia senso e risposte immediate alle aspettative di un territorio che non vuol attendere oltre!
Viva il 1° Maggio. Viva la Festa del Lavoro!

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