I sindacati confederali di Taranto sulla nota di Michele Tursi del Corriere del Giorno
CISL TARANTO - La lucida analisi di Michele Tursi, sul Corriere del Giorno di ieri, sotto il titolo “Prima che il caos dilaghi” mette in fila emergenze occupazionali e sociali con cui Cgil, Cisl e Uil quotidianamente si rapportano.
Tursi teorizza l’opportunità che gli attuali vertici Istituzionali di Taranto città, di Provincia e di Regione Puglia non ostentino tranquillità ma, viceversa, reagiscano con i fatti “… perché le fiamme sono bene in vista”.
Cgil, Cisl e Uil ritengono che la Consulta per lo Sviluppo, insediata presso la Provincia, per espressa volontà di Istituzioni locali, Forze Sociali ed Enti strumentali del territorio, può e deve costituire occasione di esercizio delle responsabilità, rispetto alle cose da dire, da fare e da rivendicare nei confronti della Regione Puglia, del Governo centrale e del Sistema delle Grandi Imprese ospitate in questo territorio, per ottenere risposte per lo sviluppo, per le infrastrutture materiali e immateriali, per l’occupazione, per la sostenibilità ambientale.
L’esercizio delle responsabilità, pertanto, deve caratterizzare ogni singola componente della Consulta, per consentire a chi la presiede di fare sintesi, di dar corso in maniera concreta ed esigente alle iniziative consequenziali e, così, centrare gli obiettivi assunti, nella consapevolezza che Taranto e il suo territorio non debbano offrire di sé l’immagine di chi è con il “cappello in mano” né può esserci alcuno che possa pretendere di svolgere ruoli o compiti altrui.
Più in generale, per Cgil, Cisl e Uil elemento immediatamente dirimente può e deve confermarsi la visione condivisa delle strategie dello sviluppo, a partire dalla valorizzazione della portualità e della retro-portualità, con la legittima pretesa della coerenza da sollecitare con forza al Governo nazionale, relativamente ai contenuti del Protocollo d’Intesa del 5 novembre 2009; e da una politica di attrazione industriale che determini occupazione aggiuntiva quanto stabile e produca ricchezza per il territorio.
Dunque, esercizio delle responsabilità, prospettive condivise di sviluppo, coerenza degli atti con le decisioni assunte: sono i criteri irrinunciabili di una concertazione sociale che Cgil, Cisl e Uil auspicano sia compiutamente esercitata, per dare risposte alle aspettative di migliaia di donne e uomini di questo territorio e per rilanciare il ruolo di Istituzioni realmente “presenti, decise e coraggiose”, come auspicato dal Notista del Corriere del Giorno.